Durigon, l’Ugl e i soldi della Lega, l’inchiesta di Fanpage che non “sposta” Salvini

Claudio Durigon

Tutti ormai a livello nazionale conoscono il deputato e sottosegretario pontino Claudio Durigon. A metterlo in evidenza, negli ultimi gionri, l’inchiesta di “Fanpage”.

A scandalizzare, tra le ricostruzioni legate al mondo sindacalista dell’esponente della Lega, la provenienza e i legami con l’Ugl, ma soprattutto quella frase in merito alle presunte indagini sul carroccio che – secondo quanto riportato nella video inchiesta – Durigon avrebbe spiegato che quelle stesse indagini sarebbero guidate da un un uomo “che abbiamo messo noi“.


Nelle scorse ore il leader della Lega Matteo Salvini che sappiamo tenere molto in considerazione Durigon, ha quasi ironizzato ai microfoni proprio di Fanpage, definendo le accuse “surreali” ed esprimendo massima solidarietà al collega di partito.

Nonostante le polemiche politiche a livello nazionale non sembra che la Lega abbia alcuna intenzione di far dimettere il sottosegretario al Mef e per ora, al netto di schermaglie politiche, neppure da Palazzo Chigi sembrano siano arrivate richieste ufficiali di chiarimento.

Ma la vicenda dal nazionale arriva anche sul locale con i tutti circoli presenti in provincia di Latina dei Giovani Democratici che chiamano in causa il Partito Democratico indirizzando una lettera al segretario provinciale Claudio Moscardelli e ai consiglieri regionali presenti sul territorio pontino, ovvero Salvatore La Penna ed Enrico Forte. A loro viene chiesto di prendere una posizione netta a seguito delle parole di Durigon e chiederne le dimissioni dal ruolo di governo.

A PAGINA 2 IL COMUNICATO DEI GIOVANI DEMOCRATICI