Razzo cinese, evitata la remota possibilità dell’impatto con l’Italia (e il sud del Lazio)

È caduto la scorsa notte, come previsto, il modulo del razzo cinese che si trovava fuori controllo ormai da diversi giorni e ha tenuto con il fiato sospeso una buona parte del mondo scientifico e mezzo mondo e anche il Lazio meridionale e la provincia di Latina.

Inutili le tante raccomandazioni che parlavano di un rischio minimo di caduta delle componenti cinesi su una zona abitata e che quindi potessero creare problemi all’uomo.


Ancora più remote le possibilità che potesse impattare sull’Italia, ma il pre allarme della Protezione Civile del 7 maggio aveva smosso un senso di timore in gran parte anche della popolazione italiana del centro e sud Italia.

Alla fine tutto è andato come previsto e i resti e i frammenti sono finiti nell’Oceano Indiano non lontano dalle Maldive.

In realtà già prima della mezzanotte, avvicinandosi il momento del rientro nell’atmosfera, gli enti che monitoravano ciò che stava avvenendo, avevano escluso alcune delle precedenti possibili traiettorie (ad esempio, prima quella “blu” e poi quella “rossa”). Poco prima dell’impatto, l’esclusione totale dei rischi per il nostro Paese.