Smokin’ fields, rifiuti inquinanti: 18 imputati rinviati a giudizio

Tutti a giudizio ad eccezione delle società.

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Roma, Angela Gerardi, ha disposto un processo per i 18 imputati nel procedimento denominato “Smokin’ fields” e il non luogo a procedere per la Sep di Pontinia, la Sogerit sempre di Pontinia, e le romane Demetra e Adrastea.


Sfruttando referti rilasciati da un laboratorio analisi compiacente, secondo la Direzione distrettuale antimafia di Roma, rifiuti inquinanti sarebbero stati spacciati per compost con cui fertilizzare i terreni e gli stessi sarebbero stati sotterrati in diversi fondi agricoli a Pontinia, Maenza, Sabaudia e Cori, in provincia di Latina, Roma e Ardea.

Una serie di illeciti, quelli contestati dagli inquirenti, che vedono al centro l’azienda di compostaggio Sep di Pontinia, su cui si sono concentrate le indagini dei carabinieri del Nipaaf e della polizia stradale di Aprilia, culminate con il sequestro di tre aziende, terreni e automezzi, oltre a un milione di euro considerato il frutto degli affari proibiti che avrebbero fatto fumare i campi agricoli, come evidenziato nel nome scelto per l’inchiesta.

Tra gli imputati Vittorio Ugolini, noto imprenditore impegnato nel settore dei rifiuti, e il figlio Alessio, al timone della Sep, difesi dall’avvocato Domenico Oropallo, l’ex dirigente regionale Luca Fegatelli, già coinvolto nel processo “Cerronopoli” e diventato consulente di Ugolini, e Sergio Mastroianni, titolare del laboratorio Osi di Isola del Liri, che analizzava il compost.

La prima udienza è fissata per il prossimo 19 gennaio davanti al Tribunale di Latina.