Disservizi, Acqualatina condannata a risarcire un’anziana per danni esistenziali

(foto generica archivio)

Acqualatina è stata condannata a risarcire nei confronti di un’ultranovantenne di Formia la somma di 500 euro a titolo di danno esistenziale, dovuto alla mancata erogazione continuativa di acqua potabile da ottobre 2018 a novembre 2019. Una sentenza emessa nei giorni scorsi dal Giudice di Pace di Gaeta Marianna Oliviero, e legata ai ripetuti fenomeni di torbidità che hanno interessato le utenze della provincia di Latina, portando a disagi a catena.


“A fronte del corrispettivo pagato dal cliente/consumatore il gestore idrico deve somministrare acqua potabile, buona da utilizzare per le necessità dell’essere umano, e in modo continuativo eseguendo l’obbligo contrattuale con correttezza e buona fede, cosa che la società non ha assicurato”, scrive il giudice. “(…) Ne deriva che la responsabilità per l’inadempimento contrattuale, ovvero per l’interruzione della somministrazione di acqua potabile per vari mesi, è da ritenersi a carico della società Acqualatina spa effettuante la prestazione continuativa dell’acqua, bene per antonomasia di prima necessità”.

Continua la sentenza: “La predetta società poteva e doveva prevedere (…) gli ignoti problemi che hanno portato un utente a non fruire del servizio di fornitura e poteva come doveva limitare i danni e gli effetti del disservizio ma nulla, invece, ha fatto, né ha dato prova di essersi comportata secondo buona fede e con diligenza nell’esecuzione del rapporto ed a fronte dell’omessa erogazione della prestazione contrattuale non ha fornito alcun onere probatorio che l’interruzione è dipesa da causa di forza maggiore e/o è stata incolpevole”. Di qui, il risarcimento all’anziana.

Dal comitato che cura la class action contro il colosso dell’acqua giubilano: “Grazie a questa sentenza storica, finalmente, gli utenti potranno ottenere il risarcimento del danno subito a causa delle continue interruzioni idriche ed alla erogazione di acqua torbida”.