Zona bianca e stagione estiva: l’Unione Borgate di Aprilia esprime preoccupazione

Zona bianca e stagione calda. Le periferie del territorio a sud ovest di Aprilia, cioè quelle più vicine alle zone balneari e caratterizzate da molte “seconde case”, stanno per riempirsi nuovamente.

Siamo pronti ad accogliere qualche migliaio di cittadini in più, che tra le zone di Cogna e Fossignano saranno apriliani a tutti gli effetti per le settimane della stagione estiva?


Ci sono servizi a sufficienza per tutti, visto che talvolta scarseggiano quelli a disposizione dei cittadini residenti nelle borgate apriliane per dodici mesi all’anno e non solo stagionalmente?”

E’ quanto si chiede in una nota l’Unione Borgate di Aprilia, esprimendo preoccupazione per l’imminente inizio della stagione estiva, che a tutti gli effetti coincide con un cospicuo aumento della popolazione residente.

“Ancora una volta, puntualmente, si ripresentano le problematiche legate, ad esempio, allo smaltimento delle potature, della gestione della raccolta differenziata e dell’igiene urbana, dei trasporti pubblici locali, senza considerare l’endemico problema della depurazione delle acque (ma in quest’ultimo caso, dato che l’assessore all’Ambiente Laurenzi ha detto in pubblica piazza che i cittadini delle periferie sono gli “inquinatori” e non le vittime di questo sistema di speculazione e di abusivismo, abbiamo rinunciato a parlarne rinviando la discussione direttamente alla prossima consiliatura).

Mettiamoci certamente nei panni della famiglia che ha una seconda casa in una borgata apriliana a ridosso delle zone di mare, una villetta che ha lasciato lo scorso settembre. Oggi questa famiglia sta per trasferirsi qui e troverà un giardino da risistemare e alberi da potare. Dovrà effettuare qualche piccolo lavoro di restauro casalingo, acquisterà materiali e produrrà spazzatura, anche da smaltire con una certa cautela (pensiamo, ad esempio, ad un barattolo di vernice antiruggine…). Senza contare che, come lo scorso settembre, troverà gli impianti fognari non funzionanti dopo aver provveduto ai costi di allaccio, o le strade disastrate dopo gli elenchi di riasfaltatura “sventolati” quest’inverno e in taluni casi ridottisi a “buchette attappate” alla meno peggio.  

Prima di correre ai ripari e risolvere il problema già esploso, quest’anno sarebbe meglio prevenire e, magari, predisporre servizi straordinari di nettezza urbana, o magari coinvolgere i comitati di quartiere e i volontari delle borgate per l’organizzazione di iniziative ecologiche e giornate a tema, così come avveniva qualche anno fa. Nonostante il caldo, tutta la città resterebbe sorpresa dal riscontro e dalla partecipazione che tali iniziative riscuoterebbero”.