Ospedale di Fondi: “Atto aziendale, conseguenze disastrose”. Chiesto incontro intercomunale

Ancora fari puntati sull’ospedale di Fondi. Martedì 5 dei 7 consiglieri della minoranza della Piana – Franco Cardinale, Tiziana Lippa, Stefano Marcucci, Luigi Parisella e Luigi Vocella – hanno scritto al sindaco fondano, a quello di Sperlonga e agli omologhi di Lenola, Monte San Biagio e Campodimele. Nella missiva, gli esponenti dell’opposizione consiliare chiedono con urgenza un incontro intercomunale, da tenersi prima della prossima votazione dell’atto aziendale Asl. Un documento che, sostengono gli scriventi, “danneggia ulteriormente l’ospedale San Giovanni di Dio con conseguenze disastrose per i nostri concittadini e tutti gli abitanti del comprensorio”.

Di seguito, il testo integrale del documento:


“Premesso che a seguito di nostra richiesta di convocazione, con allegata mozione e dossier sullo stato della sanità nel nostro comprensorio, in data 19.03.2021 il Consiglio Comunale di Fondi ha approvato all’unanimità una ‘Mozione ex art. 17 del Regolamento degli Organi- Situazione offerta sanitaria ospedaliera e dei servizi territoriali della Città di Fondi e del comprensorio’, con la quale si richiedeva una maggiore attenzione delle autorità regionali e provinciali in materia sanitaria sullo stato del distretto Fondi – Terracina e, più specificatamente, per l’Ospedale San Giovanni di Dio di Fondi veniva richiesto:

a) potenziamento del Pronto soccorso e di tutti i servizi annessi e di supporto, quali laboratorio analisi, Diagnostica per immagini, Cardiologia e n. 4 posti di terapia intensiva nella sala blocco operatorio, attraverso l”avvio di procedure per l”assunzione di personale medico e paramedico e la riorganizzazione ed ottimizzazione degli spazi esistenti per garantire maggior riservatezza ai pazienti;

b) adeguamento e miglioramento del reparto di Ostetricia – Ginecologia, ripristinando il servizio di pediatria, affinché si realizzi quel sistema integrato che garantisca assistenza completa;

c) attivazione a pieno regime delle attività chirurgiche in day/week surgery per interventi chirurgici in ‘elezione’ per ridurre i tempi di attesa di tutta la rete ospedaliera provinciale attraverso anche l”intervento alternato di equipe dei nosocomi di Latina, Terracina e Formia;

d) ripristino posti terapia intensiva anche a supporto della rete provinciale;

e) adeguamento e miglioramento dell”endoscopia digestiva e realizzazione di un centro per lo screening del CCR, garantendo a pieno regime il maggior numero possibile di colonscopie a settimana

f) riorganizzazione e ricollocazione al piano terra dei locali del Distretto Socio sanitario;

g) attivazione dell”ambulatorio odontoiatrico;

h) rafforzamento del Consultorio familiare, ancora più necessario per la gestione dell’emergenza sociale Covid;

i) integrare i posti letto, con varie specialità, fino a rendere uniforme il tasso di dotazione non inferiore almeno a 2.20 su 1000 abitanti, in linea con la restante parte del territorio provinciale;

j) realizzare l’osservazione Breve nei locali adiacenti al Pronto Soccorso, oggi utilizzati per la contumacia COVID, attraverso anche l’attivazione h12 (dalle 8 alle 20- lun-ven) degli esami TC ed ecografici sia CUP che per pazienti ricoverati;

k) realizzazione della piattaforma elisuperficie interna all’ospedale;

l) attivazione nell’ambito del reparto di Medicina, di un’area dedicata alla Geriatria;

che la situazione di emergenza dell’Ospedale di Fondi e del Polo centro (Fondi – Terracina) derivava dal numero dei posti letto che non rispettava il tasso nazionale rispetto gli abitanti e quello stesso in essere negli altri due poli, poiché, in particolare, l’Ospedale di Fondi presentava un numero di posti letto ordinari di n. 48 (24 medicina – 4 pediatria – 20 ostetricia-ginecologia), su una popolazione del comprensorio afferente all’Ospedale di Fondi di 54.000 abitanti;

che dopo l’invio della delibera consiliare agli Enti sovracomunali preposti alla gestione della sanità non vi sono stati incontri ufficiali che dessero rassicurazioni sulla richiesta di attenzione a questa emergenza sanitaria;

che lo stesso Direttore Generale dell’Asl Dott.ssa Cavalli, alla quale è stato inviato il dossier dell’opposizione con richiesta di incontro, non ha ritenuto dare cenno di riscontro alla stessa;

che è stata convocata la conferenza dei Sindaci per il giorno 3 novembre 2021 nella quale verrà illustrata la proposta di nuovo atto aziendale che è stata inviata ai Sindaci della Provincia di Latina;

che in detta proposta, pur essendo stata aumentata la consistenza dei posti letto ordinari nel presidio centro da 119 a 144, nell’ospedale di Fondi è previsto un ulteriore depotenziamento di posti letto scendendo da 48 a 44 e prevedendo una diminuzione del reparto di oetricia-ginecologia da 20 a 12 posti letto, con l’eliminazione totale dei posti letto in pediatria;

che nello stesso documento non si dà alcun cenno del ripristino del reparto di chirurgia, dei posti di terapia intensiva, di quelli di cardiologia, come richiesto nella mozione consiliare su richiamata;

che tale proposta è totalmente irricevibile poiché in linea con l’ulteriore depotenziamento fino alla chiusura definitiva del nostro ospedale;

che, pertanto, è urgente coinvolgere le forze politiche, amministrative e sociali, per una mobilitazione dei cittadini del comprensorio di Fondi a tutela dell’Ospedale e dei servizi sanitari”.

Tanto premesso, i consiglieri scriventi chiedono dunque “un incontro urgente con i Sindaci dei Comuni di Fondi, Sperlonga, Monte San Biagio, Lenola e Campodimele, da effettuarsi entro la data della seconda riunione della conferenza dei Sindaci nella quale dovrà essere discusso ed eventualmente approvato il nuovo atto aziendale”. E chiedono che “tale incontro venga organizzato all’interno dell’aula consiliare del Comune di Fondi, per permettere la massima partecipazione anche delle realtà sociali, non oltre la fine della prossima settimana”.