India: boom delle criptovalute tra la Generazione Z, ma i pericoli si moltiplicano

Tutte le nuovissime piattaforme che sono dedicate allo scambio di criptovalute sono sempre più diffuse e sfruttate da parte dei giovani trader che si trovano in India e che stanno apprendendo come comprare criptovalute. Uno scenario in continua e costante crescita, che è legato anche alla scelta che è stata fatta da parte del Governo indiano di non porre alcun veto su tale business.
Nonostante questa tendenza estremamente positiva, c’è da mettere in evidenza come gli utenti non abbiano le idee effettivamente chiare sul concetto di volatilità. Nel corso degli ultimi tempi, in India, è molto più semplice e rapido comprare ogni tipo di criptovaluta piuttosto che provvedere all’acquisto di una normalissima pizza tramite l’apposita app di consegna a domicilio di cibo, denominata Zomato. Ebbene, è proprio questo il sistema su cui puntano tantissimo le startup per cercare di affascinare sempre di più la nuova generazione di investitori dell’India.

Un boom delle app per operare con le valute digitali


Insomma, come si può facilmente intuire, le app dedicate allo scambio di valute digitali stanno andando veramente alla grande sul mercato indiano. Una di queste ha pure ricevuto una valutazione da ben 2 miliardi di dollari, una cifra davvero spaventosa.
Le varie app che funzionano come piattaforme di scambio di valute digitali stanno andando veramente alla grande tra i giovani indiani che fanno parte di quella che viene chiamata Generazione Z. L’utente medio, nella maggior parte dei casi, ha solamente 25 anni, circa dieci in meno in confronto alla media dei giovani trader e investitori che operano sul mercato delle criptovalute negli Usa. Un altro dato che lascia senza parole è legato al fatto che tanti di questi investitori sono alla prima esperienza dal punto di vista finanziario.

Cosa rende queste piattaforme così attraenti

Ci sono alcuni aspetti che, come si può facilmente intuire, svolgono una vera e propria funzione di calamita, con tali prodotti che risultano essere decisamente invitanti, ma quello principale è la volatilità delle valute digitali.

Gli utenti, infatti, tendono all’apertura di tali app per tenere sotto controllo i loro guadagni, oppure ovviamente le perdite, con una frequenza veramente impressionante, che supera di gran lunga quanto viene fatto da un investitore di fondi comuni. Si tratta, come si può facilmente intuire, di una situazione che favorisce le piattaforme che operano su questo mercato, che chiaramente si stanno attivando per offrire ai propri utenti anche altri prodotti regolamentati, come ad esempio fondi e azioni, trasformandosi in delle vere e proprie super applicazioni finanziarie.
Rispetto a quello che si sta verificando in Cina, che ha preso la decisione di porre un veto su app del genere, ci sono elevate chance che l’India possa scegliere una via differente, ovvero quella della regolamentazione di tale industria, volendo evitare di correre il rischio che tanti gli utenti che si sono appassionati a questo mondo operino nella più totale clandestinità.

C’è un problema che, però, passare essere stato notevolmente sottovalutato fino a questo momento dalle principali aziende che operano in questo settore in India, dove è stata celebrata da poco la festa della luce, che però non è così secondario come si potrebbe pensare. Infatti, tutte queste startup che vogliono emergere in tale mercato, non hanno profuso chissà quale impegno nell’impartire un’educazione corretta ai propri utenti, visto che la maggior parte di essi non ha le competenze e le conoscenze, ma nemmeno gli strumenti per intuire quali siano le caratteristiche e gli aspetti ad elevato rischio e quelli, invece, ad elevato rendimento, delle attività su cui hanno intenzione di investire. Come si può facilmente comprendere, tutta questa situazione, in realtà, si può considerare un vero e proprio pericolo che non va affatto sottovalutato qualora le cose dovessero celermente cambiare ed evolversi in India a livello soprattutto normativo.