Atti persecutori nei confronti di due ex prof, scatta nuova indagine

Nuova inchiesta a carico della ex studentessa del liceo artistico che, accusata di aver tormentato due suoi ex prof e imputata per stalking e danneggiamento, due anni fa patteggiò a otto mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena.

La giovane del capoluogo pontino, che ha ora 29 anni, è stata nuovamente denunciata dai prof e la Procura della Repubblica di Roma questa volta l’ha indagata per stalking, diffamazione e accesso abusivo a un sistema informatico.


Una vicenda per cui, su ordine del sostituto procuratore Claudia Alberti, la ragazza, I.N. le sue iniziali, è stata perquisita dalla polizia postale di Latina, che gli ha sequestrato una mole di materiale informatico.

Nel procedimento per cui patteggiò la pena, la studentessa venne accusata di aver perseguitato, una volta terminato il liceo e iniziata l’università, tra il 2014 e il 2016, due suoi ex insegnanti, un uomo e una donna.

La giovane avrebbe inviato ai due prof un altissimo numero di messaggi contenenti ingiurie e minacce, utilizzando WhatsApp e Facebook, avrebbe fatto moltissime richieste agli operatori telefonici, spacciandosi per i due insegnanti, con cui chiedeva assistenza per le loro utenze, avrebbe sabotato i sistemi informatici dei due, tra continui reset delle password ai servizi online e una valanga di email, tanto da mandare in tilt le caselle di posta elettronica e far perdere agli ex insegnanti anche dati informatici.

Il sostituto procuratore Giuseppe Bontempo chiese il rinvio a giudizio della giovane che, assistita all’epoca dall’avvocato Luigi Pescuma, ottenne il via libera al patteggiamento dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario.

Ora le accuse sono analoghe e la Procura di Roma dovrà decidere come procedere una volta analizzati gli hard disk, le pennette e le migliaia di file sequestrati dalla Postale.