Lavori a una scuola e debiti, definitiva la condanna per Tiero

Enrico Tiero

Condanna definitiva per Enrico Tiero.

Il numero due di Fratelli d’Italia nel Lazio e attuale capo di gabinetto della Provincia di Latina dovrà risarcire proprio all’amministrazione provinciale pontina quasi 20mila euro.


La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso dell’esponente di FdI contro la sentenza d’appello della Corte dei Conti, che ha confermato la sanzione disposta per l’allora assessore provinciale dai giudici contabili del Lazio.

Una vicenda relativa ai lavori all’istituto tecnico “Enrico Fermi” di Formia, che risale a sedici anni fa.

Ricevuta una segnalazione dalla Ragioneria dello Stato, al termine di un’ispezione compiuta presso la Provincia di Latina nel 2011, gli inquirenti contabili iniziarono a indagare, sostenendo alle fina che era stato fatto ricorso all’indebitamento dell’ente per dei lavori di ordinaria manutenzione dell’istituto tecnico “Enrico Fermi” di Formia, facendo ricadere quel debito sulle spalle delle future generazioni, specificando che operazioni del genere sono vietate sia dalla Costituzione che dalla legge sull’indebitamento degli enti pubblici, previsto solo quando il denaro serve per fare degli investimenti.

Un accertamento su un mutuo da 250mila euro, che nel 2009 l’ente di via Costa aveva contratto con la Cassa depositi e prestiti.

I lavori al “Fermi” sono stati considerati semplice manutenzione, a cui sarebbe stato necessario far fronte con finanziamenti e denaro della Provincia, senza fare altri debiti.

Di diverso avviso, invece, i politici coinvolti, che davanti ai magistrati hanno sostenuto che quanto fatto a Formia era andato oltre il restyling e che tra l’altro, nel 2007, avevano deciso comunque di rinunciare al mutuo, scelta da addebitare così esclusivamente al responsabile provinciale del settore scuola, il quale non avrebbe tenuto conto delle ultime indicazioni della giunta.

Ma tali spiegazioni non hanno convinto la Procura contabile, che ha mandato a giudizio l’ex presidente della Provincia e dieci ex assessori, chiedendo che venissero condannati a pagare sanzioni per 330mila euro.

Nel 2017 però sono stati condannati soltanto gli ex assessori Silvio D’Arco, Romolo Del Balzo, Paolo Francesco Panfili, Giuseppe Pastore ed Enrico Tiero.

Una sentenza confermata nel 2019 in appello.

Tiero ha tentato la strada del ricorso in Cassazione, ma invano.