Napoli segreta: i luoghi nascosti che nemmeno i napoletani conoscono

Se ne hai piene le tasche dei soliti tour che mandano orde di turisti sempre nei soliti due posti, questa è la guida che stavi cercando. Infatti, stiamo per svelarti i luoghi segreti di Napoli. Se vuoi riempirti gli occhi di meraviglia con una Napoli inaspettata, scopri quali sono i tesori nascosti che rendono il capoluogo campano un vero gioiello.

Lo studio Keller

Per chi ama il design, non può perdersi lo studio Keller. Proprio al centro del capoluogo partenopeo, in un elegante palazzo del Settecento, si trova questa casa – studio dove ha vissuto Antonio Martiniello. Il giovane architetto ha riletto la casa abbinando ai preziosi pavimenti di maiolica pezzi di design dalla Bauhaus in poi.


Puoi prenotare una visita o addirittura una cena grazie alle esperienze di Home Restaurant. Ti troverai in uno spazio con uno stile curato nel dettaglio come pochi altri. Ti sembrerà di entrare nelle pagine di una rivista di arredamento e interior design che parla di modernariato dove antico e moderno si incontrano e dialogano amabilmente. Trova la tua sistemazione a Napoli su https://www.hotel-bb.com/it/hotel/napoli

Il Parco archeologico del Pausilypon

Ovviamente, Napoli e i dintorni sono meta prediletta di chi è appassionato di archeologia. Se non fai parte di questo gruppo, forse non hai mai sentito parlare del Parco del Pausilypon. L’area conserva mirabili resti risalenti all’epoca romana. Il tuffo nel passato inizia alla grotta monumentale di Seiano.

Questa galleria artificiale collega Bagnoli al vallone della Gaiola. Una volta superata la grotta, arrivi al parco archeologico dove ammirare una villa romana, un anfiteatro e un odeon in un ottimo stato di conservazione.

Villa Doria d’Angri

Nel quartiere Posillipo è situata questa villa risalente al 1833 progettata da Andrea Palladio. Si chiama così perché voluta dal Principe Marcantonio Doria. È ovviamente un fulgido esempio di neoclassicismo. Al suo interno sono molto curiosi gli affreschi pompeani e orientali. In un corridoio del primo piano potrai notare una placca commemorativa di Wagner che qui terminò la composizione del Parsifal. Oggi la villa è aperta al pubblico per le visite e sede distaccata dell’università.

L’Ospedale delle Bambole

Prima bottega ora museo, l’Ospedale delle Bambole, come fa intuire il nome, era un luogo dove venivano riparate le bambole ma anche altri giocattoli. Il personale ti guida attraverso le tecniche di riparazione, i materiali e le varie fasi del processo di riparazione. È un luogo mitico perché testimone delle botteghe artigiane passate di generazione in generazione tipiche dei vicoli di Napoli.

Il cimitero delle Fontanelle

Non si può nemmeno stimare la quantità di ossa presenti nel cimitero delle Fontanelle, l’ex-ossario di tremila metri quadrati. Durante una pestilenza nel 1656, divenne un luogo di sepoltura improvvisato. È diventato un luogo ricco di leggende e miti. Era usanza in temi abbastanza remoti da parte dei napoletani “adottare” un teschio in cambio di protezione per la propria famiglia, noto come rituale delle anime pazzerelle.