Crollo in cucina, tragedia sfiorata alle case popolari

Scala D, intero 7. L’unica inquilina, una 82enne parzialmente invalida, era uscita da poco per andare a casa di alcuni parenti. Poi la sua cucina è stata teatro di un crollo: una parte del soffitto è collassata, portando uno spesso blocco di intonaco a staccarsi cadendo rovinosamente. Un incidente domestico potenzialmente letale dovuto alle infiltrazioni di acqua piovana, e a cui l’anziana è scampata per puro caso.

I fatti si sono verificati mercoledì pomeriggio a Lenola, all’interno di un appartamento situato all’ultimo piano di una delle tre palazzine di edilizia residenziale pubblica in località San Martino. Ventotto appartamenti in totale, per degli stabili che gli abitanti della zona abitualmente identificano col nomignolo di “Beirut”: per buona parte sono quantomeno malmessi, raccontano da quelle parti. Ed è così da anni. Forse nati sotto una cattiva stella, quei tre immobili, costruiti tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, ma assegnati con un ritardo tale che nel frattempo erano già andati incontro a un pesante deterioramento strutturale.


Per quanto riguarda il cedimento, giovedì mattina l’Ater ha inviato una squadra di tecnici, che dopo i rilievi non hanno ritenuto vi fossero pericoli di stabilità. Tuttavia urgono lavori, che secondo i programmi saranno effettuati tra marzo e aprile. Sperando si rivelino risolutivi, dato che da tempo immemore l’anziana è costretta a convivere con l’acqua che penetra dalla copertura della palazzina per insinuarsi nel suo appartamento. Infiltrazioni che puntualmente la vedono armarsi di pentole e bacinelle, ma che con il cedimento dei giorni scorsi hanno rischiato di rivelarsi micidiali.