Decine di tassisti “col trucco”, condannato il sindaco di Campodimele

Ncc in fila all'aeroporto di Fiumicino

Nella giornata di mercoledì il Tribunale di Latina ha condannato alla pena di anno e sei mesi il sindaco del Comune di Campodimele, Roberto Zannella, per abuso d’ufficio e falso ideologico. Una sentenza legata ai tassisti ‘col trucco’, vicenda finita anni fa al centro dell’inchiesta denominata Taxidriver, condotta dalla guardia di finanza di Fondi in relazione al rilascio facile di titoli per lo svolgimento del servizio di noleggio con conducente, poi utilizzati a Roma. Ben 71 le licenze Ncc sequestrate all’epoca, dopo la chiusura di indagini che portarono a denunciare 59 persone.

“A seguito della condanna dovrebbe scattare anche la legge Severino con l’allontanamento dalla carica di sindaco”, commentano dopo la sentenza la Ugl taxi, la Federtaxi Cisal, l’associazione Tutela Legale Taxi e la società cooperativa Sacat, realtà rappresentate in giudizio dall’avvocato Alessandro Marcucci e Salvatore Ruggeri. “Questa sentenza è l’ennesima dimostrazione di come nel comparto del trasporto pubblico non di linea, grazie al comportamento scorretto di molti amministratori di tanti piccoli comuni, siamo state rilasciate in modo improprio e spesso truffaldino, migliaia di autorizzazioni di noleggio che nulla hanno a che fare con i reali bisogni dei territori che si governano. Autorizzazioni utilizzate in barba ad ogni regola, nelle grandi città e nei principali aeroporti e porti del nostro paese, a danno di operatori regolari e concentrate nelle mani di pochi affaristi, pronti anche a speculare sul lavoro dei loro autisti, spesso sottopagati e non regolarizzati e in molti casi costretti a dare le loro prestazioni alla piattaforma Uber, famosa e anche condannata per reati connessi allo sfruttamento dei lavoratori. Un quadro di costanti abusi e violazione continua di norme, estremamente chiaro per le nostre organizzazioni e che qualcuno oggi vorrebbe sanare, in nome di improbabili ricette neoliberiste che hanno già dimostrato tutti i loro limiti, come si può facilmente constatare anche da ciò che sta succedendo in questo particolare periodo”.


Per i sindacati “tali tentativi, come quanti di vorrebbe fare con il DDL Concorrenza, sono irricevibili e ci opporremo con tutte le nostre forze affinché il progetto di conferire il settore nelle mani di grandi poteri sovranazionali, per i quali gli utenti del servizio e i lavoratori devono essere considerati alla stregua di numeri da mescolare in un moltiplicatore tariffario, non abbia mai spazi di realizzazione”.