Buoni pasto in differita ai sanitari, tornano i malesseri

“La Uil Fpl Latina, raccogliendo pienamente le doglianze dei lavoratori della Asl Latina riferite alla erogazione dei buoni pasto e constatato la veridicità del loro disagio, ritiene oramai superato l’attuale metodo gestionale utilizzato, poiché lede sistematicamente il benessere lavorativo e il rapporto di fiducia verso la propria amministrazione”. Lo scrive il segretario generale della Uil Funzione pubblica pontina, Giancarlo Ferrara, in una nota indirizzata venerdì all’attenzione del direttore dell’Azienda sanitaria, Silvia Cavalli.

“Sono vergognosi i lunghissimi tempi che intercorrono tra la maturazione del buono
pasto e la sua effettiva erogazione, tanto è vero che l’ultima risale al mese di agosto 2021!
Nel frattempo, in altre amministrazioni, ad esempio il comune di Roma che conta circa
24.000 dipendenti, l’erogazione dei buoni pasto avviene con cadenza mensile (il mese
successivo di maturazione), con conguaglio riferito al trimestre precedente per eventuale
tardiva correzione dei cartellini.


Inoltre, i dipendenti Asl Latina non hanno la possibilità di verificare autonomamente il
periodo di riferimento dei buoni pasto erogati, non soltanto per la tardiva erogazione, ma
anche perché il sistema informatico (Noipa) non ha una specifica sezione per il riepilogo,
analogamente agli altri istituti contrattuali!

Infine, è altrettanto inaccettabile la trattenuta di €1 su ogni buono pasto, così come il suo importo irrisorio, nonostante sia stata effettuata dai i lavoratori una specifica petizione per l’aumento dell’importo. Ahimè, petizione rimasta lettera morta!

La scrivente organizzazione sindacale, per quanto sopra rappresentato, preannuncia una
forte e incisiva mobilitazione”.