Dai “vuoti urbani” ai luoghi dimenticati, le proposte di Mosca

Piazza Santa Barbara a Sabaudia

L’urbanistica è uno dei nodi più difficili da sciogliere quando si parla di Sabaudia e del suo territorio. Da un lato annosi contenziosi spesso proprio tra Comune e privati, da un altro spazi dimenticati anche nel centro della città. Luoghi come l’ Hotel Sabaudia al lago che un tempo ospitava anche un istituto alberghiero. Da un altro strutture come il mercato coperto che fu abbattuto.

Il candidato sindaco Alberto Mosca interviene parlando della città e dei suoi spazi ovviamente evidenziando gli interventi che intende mettere in campo per restituire alcuni spazi ai cittadini. “I temi urbanistici a Sabaudia – commenta Mosca –  non vengono affrontati in modo sistemico e organico da quando è stato approvato nel 1977, in via definitiva, il Piano Regolatore Generale, un piano a cui non è stato posto alcun correttivo, se non marginale, in oltre mezzo secolo. La prossima Amministrazione, pertanto, dovrà mettere al centro delle proprie riflessioni le scelte da adottare nella pianificazione del territorio, pianificazione che necessita di una visione complessiva, coerente con i caratteri del territorio e armonica nel suo realizzarsi. Siamo in una fase in cui l’obiettivo non è più quello dell’espansione e del consumo del territorio, bensì quello del completamento e della riqualificazione dell’esistente, a partire dagli spazi comuni del Centro Città e dei Borghi. E’ necessario, parallelamente, eliminare le forme di degrado e le confusioni dovute alla mancata manutenzione e alla assenza di strumenti di settore, come il Piano del Verde, il Piano del Colore, del Traffico”. 


La proposta di una conferenza urbanistica “E’ altresì urgente – prosegue il candidato sindaco – definire un quadro d’ insieme complessivo, costa, Centro, Borghi, aree agricole, Parco. In questa direzione mi impegno a promuovere entro il primo semestre della Consiliatura una ‘Conferenza Urbanistica’, nel cui ambito individuare e proporre una proposta complessiva sull’assetto generale del territorio. Una proposta aperta al confronto concreto degli altri Enti, Regione, Parco, Ministeri, ma soprattutto della cittadinanza e delle diverse Categorie e Associazioni. Abbiamo già fatto nostre ed inserito nel programma alcune proposte, presentate anche nel recente passato da professionisti e Associazioni, quasi sempre trascurate dalle Amministrazioni”

Dai luoghi dimenticati al parco monumentale “Proposte, queste – commenta ancora Mosca –  che hanno la caratteristica di non costituire interventi puntuali sconnessi dal contesto, ma, al contrario, di avere sempre l’aspirazione a concorrere alla composizione di un disegno generale coerente. Cito, ad esempio, il progetto della sistemazione del fronte lago dal Santuario della Sorresca al Belvedere, la riqualificazione di Piazza Roma secondo il disegno originario e la ricostruzione del palmeto, le proposte presentate nell’ambito del progetto ‘SabaudiAgenda21’, come la rete ciclabile diffusa su tutto il territorio, discreta e integrata con i diversi contesti, sicuramente meno invasiva del modello di ciclovia urbana in corso di realizzazione nel centro di Sabaudia, per finire con la diversa accessibilità alla costa con il sistema delle Aree di sosta temporanee. Mi impegnerò anche per ottenere la classificazione dei giardini comunali come ‘Parco Monumentale’ provvedendo alla loro completa ristrutturazione secondo il disegno di fondazione”.

Cosa sono i vuoti urbani? C’era una volta il mercato coperto. “Vi è poi un tema molto delicato e complesso – commenta ancora Mosca –  che riguarda il centro di fondazione che, purtroppo, non è mai stato completato. Mi riferisco ai ‘vuoti urbani’, quegli isolati mai realizzati o addirittura resi tali da inopinate demolizioni, come la struttura del mercato coperto, oggi Piazza Santa Barbara. E’ proprio questo spazio, poi oggetto di una discutibile sistemazione, insieme all’isolato contiguo ( il sedime che ospitava il Brigantino) che costituisce l’area nevralgica per ipotizzare il completamento e il rilancio del Centro di Fondazione. Su questa area con la mia Squadra abbiamo già individuato delle ipotesi di lavoro e anche delle indicazioni progettuali sviluppate da diversi tecnici che si muovono sulle previsioni del piano originario; il tema è però così delicato sotto il profilo disciplinare e delle ricadute concrete che richiede il pieno coinvolgimento della cittadinanza, del mondo della cultura storica ed architettonica e degli Enti che hanno competenza. E’ necessario sviluppare un percorso trasparente e condiviso che eviti errori, poi non più recuperabili”

Nuove prospettive per il teatro della Finanza. “Insieme a questi interventi – conclude –  strutturali è necessario operare per rivitalizzare il Centro di Fondazione, ormai in parte disabitato per l’accentuarsi della presenza di seconde case turistiche e deprivato di parte di quelle funzioni pubbliche collettive in grado di garantirne una sufficiente vitalità ( l’albergo, il cinema, il teatro, il centro sociale). La mia Squadra si adopererà per supportare tutte le ipotesi di rilancio dell’attività alberghiera e del recupero del cinema ad una attività continuativa e a ricercare un accordo con il Gruppo Sportivo Fiamme Gialle per un più razionale utilizzo a favore della collettività dell’immobile destinato in origine proprio a Centro Sociale e Teatro”.