“Scarabeo”, truffe per i finanziamenti: due condanne

Condannati i due imputati che, nel processo scaturito dall’inchiesta “Scarabeo”, hanno scelto di essere giudicati con rito abbreviato.

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Molfese, ha condannato a 4 anni di reclusione Andrea Di Barbora, già noto alle forze dell’ordine, e a un anno di reclusione e 600 euro di multa l’ex poliziotto Nicola Natalizi.


Due anni fa, al culmine dell’inchiesta, vennero arrestati 13 indagati, accusati a vario titolo di aver costituito un’associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata e di reati di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale, falsa attestazione della presenza in servizio del pubblico impiegato, autoriciclaggio, contraffazione di pubblici sigilli, sostituzione di persona, esercizio abusivo dell’attività finanziaria, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio, abuso d’ufficio, favoreggiamento e corruzione per l’esercizio della funzione.

Secondo gli inquirenti, la presunta organizzazione criminale avrebbe reclutato clienti esclusi dalla possibilità di accesso al circuito del credito per incapacità reddituale o per segnalazioni pregiudizievoli esistenti presso il sistema di informazione creditizio, fornendo loro consulenze personalizzate per l’individuazione dell’istituto di credito o dell’intermediario finanziario a cui indirizzare pratiche di finanziamento con modalità fraudolente, mediante l’oscuramento dei dati pregiudizievoli e la contraffazione delle buste paga, e successivamente inoltrando alle società finanziarie la documentazione predisposta.

Un’inchiesta nata da una fuga di notizie in occasione delle indagini portate avanti dal sostituto procuratore Giuseppe Bontempo sull’occupazione abusiva di alcuni appartamenti nel complesso di edilizia popolare denominato “Colosseo”, in via Bruxelles, di proprietà dell’Inps.