Fondi, addio all’artista Lino Capolicchio: come in un film

Un ultimo saluto in due tempi, come fosse un film, per l’attore, regista e sceneggiatore Lino Capolicchio. E su uno sfondo cinematografico: la chiesa di Santa Maria in Piazza, nel centro storico di Fondi, immortalata in “Giorni d’amore” del regista di casa Giuseppe De Santis. Vale a dire il grande amico all’origine dell’amore dell’artista appena scomparso per la città della Piana e i suoi abitanti, un rapporto protrattosi per mezzo secolo e culminato alcuni anni addietro con il trasferimento a Fondi, dove era andato a vivere con la compagna Francesca. Ed è proprio a Fondi che si è tenuto il funerale di Capolicchio, venuto a mancare martedì in un letto dell’ospedale Columbus di Roma.

De Santis e Capolicchio sul set

L’addio terreno c’è stato nel pomeriggio di venerdì, suddiviso in un primo tempo consistito nella celebrazione religiosa, officiata dal parroco don Sandro Guerriero, e in un secondo tempo dedicato a una commemorazione laica, durante cui oltre al sindaco Beniamino Maschietto hanno preso la parola amici di lunga data: il regista Antonio Bido, Marco Grossi e Virginio Palazzo, rispettivamente segretario e consigliere delegato dell’associazione intitolata a “Peppe” De Santis, di cui Capolicchio è stato socio fondatore e membro attivissimo, il dottore-poeta Gino Fiore.


FOTOGALLERYA cura di Vincenzo Bucci e h24notizie

Parole di ammirazione per il talento a tutto tondo e la delicatezza d’animo, toccanti ritratti personali, la storia del suo rapporto speciale con la città che lo aveva adottato, aneddoti di cinema e di vita. Emozioni inframezzate da un doppio annuncio: l’associazione De Santis ha reso nota la prossima istituzione di un premio Capolicchio nell’ambito del Fondi Film Festival, da assegnare a un giovane attore; mentre il primo cittadino – presente insieme ad altri membri dell’amministrazione – ha anticipato che in nome dell’artista si studieranno altri eventi culturali. Quel legame lungo cinquant’anni, insomma, è destinato a rimanere intatto.

Al termine delle esequie il feretro ha fatto tappa al cimitero comunale, anche se Capolicchio, nativo di Merano, in Alto Adige, riposerà per sempre altrove: accanto all’amata madre, nel camposanto del paese di San Costanzo, nelle Marche. Ma nel frattempo ci sarà spazio per un altro momento nel segno del raccoglimento: il mondo dello spettacolo lo ricorderà mercoledì pomeriggio a Roma, a partire dalle 18 presso la sala Deluxe della Casa del Cinema. Seguirà la proiezione del film “La casa dalle finestre che ridono” di Pupi Avati, cult che rappresenta uno dei più grandi successi cinematografici dell’artista, nel tempo attivo anche a teatro, nell’insegnamento e in una miriade di altre attività culturali.