Mercati finanziari: ecco dove si concentrano gli investimenti dei risparmiatori

Chiunque abbia avuto un trascorso sui mercati finanziari, come operatore, investitore o per semplice curiosità, è di sicuro a conoscenza del vecchio adagio “sell in may and go away“, che sta ad indicare una statistica poco favorevole, riguardante le performance del comparto azionario -a livello globale- nelle sedute di Maggio: il punto è che per tantissimi risparmiatori questo momento difficile si protrae ormai da molti mesi; gli stessi che hanno visto la volatilità e l’incertezza impadronirsi delle borse internazionali e non solo.

L’inflazione ormai fuori controllo nelle economie avanzate occidentali sta iniziando a mostrare i primi effetti sulla catena del valore: la sferzata sui consumi, causata dall’aumento dei prezzi, ha lasciato traccia sui risultati delle aziende e sulle loro proiezioni da qui in avanti; a ciò si aggiunge un primo rallentamento del ciclo economico, che dovrà essere valutato attentamente nei trimestri successivi.


L’ultima società statunitense a cedere il passo sotto i colpi dell’inflazione è Walmart, un colosso della grande distribuzione con un core business non propriamente legato alla vendita di beni voluttuari: il calo degli utili e del fatturato -con profit warning per i prossimi mesi- è riconducibile in gran parte alla contrazione dei consumi, oltre che a difficoltà sulla catena di approvvigionamento. L’azione al rilascio dei dati ha registrato un tonfo senza precedenti nel nuovo millennio; la variazione negativa più recente, di tale portata, risale infatti agli anni ’80.

È in momenti come questo che farebbe comodo sapere dove si concentrano gli investimenti dei risparmiatori e degli operatori istituzionali, per mettere al riparo i patrimoni dalle bizze dei mercati e dal giogo dell’inflazione. A questo proposito, capire quali siano gli investimenti sicuri e redditizi è utile per sfruttare al meglio tutte le opportunità che i mercati finanziari offrono. È però bene ricordare che il trading online è un’attività che ha insito il rischio nella sua natura; quindi, è importante formarsi in modo adeguato per ridurlo al minimo e per muoversi con consapevolezza tra i numerosi asset disponibili.

Strategie per investire sui mercati e difendersi dall’inflazione

 

Naturalmente gli investitori possono eseguire e combinare varie strategie operative, per cercare di gestire al meglio tale rischio. Il primo aspetto da tenere in considerazione, oltre ad un’adeguata profilazione del risparmiatore, è individuabile nella durata dell’immobilizzazione: come molti sapranno, la volatilità dei prezzi degli asset finanziari può essere diluita esclusivamente da archi temporali molto estesi. In secondo luogo la parte di componente azionaria, da inserire nell’asset allocation, richiede un corretto esercizio di stock picking, cercando di diversificare il più possibile al fine di ridurre al minimo il rischio specifico del portafoglio.

Un altro accorgimento utile ad smorzare l’erraticità dei prezzi è l’esecuzione degli ordini di acquisto in piccole tranches ben distanziate nel tempo: questo approccio può essere impiegato anche da chi preferisce non selezionare i titoli n prima persona, affidandosi alla diversificazione di fondi o ETF.

Broker online: strumenti per costruire una strategia di investimento

 

Una soluzione operativa estremamente interessante, per costruire una strategia di investimento sulla base di quanto descritto, è rappresentata dai broker online: alcuni intermediari, attivi sulle piazze di scambio decentralizzate, consentono infatti di acquistare real stock ed ETF in Direct Market Access, dando la possibilità agli utenti di accedere al mercato di riferimento, senza dover corrispondere costi di alcun tipo e di impiegare capitali molto contenuti.

I profili più sofisticati, inoltre, hanno la facoltà di attuare tecniche di copertura, nel caso vogliano proteggere l’allocazione strategica nelle fasi di risk off. Difatti i broker online offrono agli iscritti la negoziazione dei Contratti per Differenza sulle azioni: questi particolari derivati, oltre a replicare il prezzo del sottostante, implementano le funzionalità di short selling e di leva finanziaria; pertanto gli investitori possono sfruttare il deprezzamento di un titolo nel breve termine per costruire un modello di hedging, senza liquidare le asset class del portafoglio.