Criptovalute: l’interesse degli analisti si sposta sulle crypto emergenti

Il settore delle criptovalute sta attraversando una fase di appannamento che si protrae ormai da molti mesi e che ha ridotto notevolmente la valorizzazione di mercato della maggior parte dei token. Persino le quotazioni di Bitcoin, che rappresenta nel bene e nel male il benchmark dell’intero ecosistema, hanno iniziato a schiacciarsi stabilmente su di un’area di supporto -compresa tra 28000 e 32000 dollari-, la cui violazione definitiva al ribasso avrebbe implicazioni notevoli sulle strutture di prezzo di medio e lungo termine.

Naturalmente un ulteriore approfondimento ribassista dell’asset digitale più importante e capitalizzato non lascerebbe indenni gli altri sottostanti, per questo motivo nell’ultimo periodo l’interesse degli analisti si sta progressivamente spostando sulle crypto emergenti: difatti concentrare l’operatività su questa categoria di coin, consente di costruire strategie di investimento con orizzonti temporali molto estesi, impiegano capitali talmente ridotti da non incidere sul patrimonio del risparmiatore.


Per capire quali siano le migliori crypto emergenti è importante prestare attenzione ai progetti digitali che presentano caratteristiche tali da permetterne la diffusione su larga scala. È questa la condizione che in passato ha permesso -e permetterà in futuro ad altre monete virtuali- alle criptovalute di prima generazione di far emergere tutto il potenziale, moltiplicando esponenzialmente il valore della quotazione sul mercato di riferimento.

 

Caratteristiche dei progetti emergenti

Le crypto emergenti, infatti, sono quei sottostanti quotati da un tempo relativamente breve o che comunque non sono noti alle grandi platee di investitori e pertanto hanno una piccola capitalizzazione e un prezzo per singolo token altrettanto esiguo. Questa caratteristica potrebbe sembrare irrilevante, in realtà rappresenta, come anticipato in precedenza, un vantaggio non da poco in quanto con modesti capitali è possibile diversificare su molteplici sottostanti, acquistando quantità non trascurabili di coin.

Si tratta di un approccio comparabile a quello utilizzato dagli incubatori di start up -ovviamente con le dovute proporzioni di risorse impiegate- che investono differenziando su una grande moltitudine di progetti, dei quali la quasi totalità non produrrà un business sostenibile, ma la riuscita di un singolo unicorno -è così che vengono definite le start up con un valore superiore ad 1 miliardo di dollari- è sufficiente a ripagare la liquidità concessa alle altre società e a generare anche un ottimo ritorno.

È opportuno evidenziare che, per investire sulle crypto emergenti, è necessario sottoscrivere i servizi di un exchange, il borsino decentralizzato che svolge l’importante compito di far incontrare domanda e offerta sugli asset digitali. Si tratta di una scelta obbligata in quanto per i progetti poco conosciuti di norma non sono disponibili i Contratti per Differenza negoziabili presso i broker online. Ciò che potrebbe sembrare una limitazione rappresenta in realtà un vantaggio per le immobilizzazioni di lungo periodo poiché gli exchange non richiedono commissioni di rollover, per custodire in overnight i token negli e-wallet.

 

Le crypto emergenti più interessanti secondo gli analisti

Boson Protocol è una crypto emergente che suscita molto interesse fra gli addetti ai lavori: è un protocollo che consente il commercio di beni fisici e di servizi nel Metaverso, sfruttando la tecnologia dei non fungible token; l’obiettivo degli sviluppatori è quello di realizzare la prima piattaforma di commercio elettronico decentralizzata nella realtà virtuale. Nel campo del gaming invece, rimanendo comunque nel settore Meta, merita una citazione Battle Hero Coin un gioco che grazie al sistema play to earn sta accrescendo notevolmente la propria utenza, con benefici in prospettiva per le quotazioni dell’asset digitale di riferimento.

È importante ribadire che l’investimento in criptovalute è estremamente rischioso, a maggior ragione se si tratta di progetti poco conosciuti e con bassi volumi di scambio, pertanto il capitale da destinare su ciascun sottostante deve essere molto contenuto; inoltre, essendo gli exchange soggetti non regolamentati, è opportuno fruire dei servizi di realtà molto grandi, a cui si rivolge un grande numero di utenti.