Posizionamento siti internet e strategie SEO: false credenze e miti da sfatare

Quest’oggi abbiamo il piacere di pubblicare una intervista a un formatore e professionista in ambito web marketing, il consulente SEO Giovanni Sacheli, di seguito domande e risposte sulla strategia SEO, search engine optimization, un argomento di vitale importanza per tutte le aziende che cercano di emergere nei risultati dei motori di ricerca e ottenere una visibilità indispensabile per fare business online.

Giovanni Sacheli, è vero che attorno al mondo della SEO girano molti luoghi comuni che favoriscono la diffusione di false credenze?

Purtroppo è così, ed è arrivato il momento di smentire queste convinzioni errate e fallaci – risponde Giovanni Sacheli, esperto di posizionamento siti internet e curatore del blog Evemilano.com -. Ci sono numerosi miti che magari derivano da fatti che in passato erano veri, ma che oggi non sono più validi e che, proprio per questo motivo, devono essere sfatati. Il fatto è che gli algoritmi di Google sono in costante evoluzione, e questo vuol dire che le tecniche SEO devono a loro volta essere aggiornate, corrette, modificate e perfezionate. Si deve intervenire, dunque, sulle strategie relative al posizionamento dei siti sui motori di ricerca.


A che cosa si riferisce?

Nel maggio del 2021 è stata la volta di Page Experience Date, mentre a ottobre di 2 anni prima c’era stato l’aggiornamento di Bert: due eventi fondamentali che hanno contribuito ad aumentare l’abilità di Google nel riuscire a interpretare in maniera corretta e appropriata il linguaggio umano, al fine di cogliere l’intento delle ricerche. In un certo senso è stato stretto il cerchio attorno alla strutturazione e alla creazione dei contenuti. Ecco perché, accanto ad alcune regole di base che sono valide sempre e comunque al di là del tipo di approccio che si adotta nei confronti dell’ottimizzazione, ce ne sono altre su cui è opportuno intervenire.

Per esempio?

Un luogo comune diffuso, ma errato, è quello secondo il quale un sito ottiene una visibilità crescente in proporzione al numero di scansioni che vengono effettuate da Google. Non è vero. Attenzione: ogni volta che si aggiunge una pagina nuova a un sito o che vengono eseguite delle modifiche significative su una pagina è buona norma inviare la sitemap del sito a Google, perché in questo modo per i bot è più facile trovare i contenuti e riuscire a indicizzarli in tempi più rapidi. Tuttavia, stimolare la scansione di Google non ha alcun effetto dal punto di vista del posizionamento tra i risultati di ricerca. Infatti gli spider di Google non hanno bisogno delle segnalazioni di chi possiede o gestisce un sito per individuare i contenuti nuovi che devono essere indicizzati.

Giovanni Sacheli, consulenza SEO
Giovanni Sacheli, SEO Specialist

Per quel che riguarda i link esistono delle convinzioni sbagliate?

Sì, e anche da questo punto di vista è utile precisare alcuni aspetti, anche per non perdere tempo in azioni di link building che poi si rivelano inutili o perfino dannose. Per esempio si ritiene che più link eiceve una pagina web e meglio è. Non è proprio così, perché quel che importa è la qualità, e non la quantità. Ricevere un link vuol dire dare vita a un collegamento con un altro che si considera pertinente e utile per chi legge. Nel contesto di una strategia SEO, è importante investire sui link solo nel caso in cui essi arrivino da domini autorevoli. Non ha senso, invece, dannarsi l’anima per guadagnare backlink senza curarsi della qualità e dell’affidabilità delle risorse esterne da cui essi provengono. Ovviamente, per procurarsi link naturali da siti autorevoli occorre produrre contenuti che siano di qualità e di interesse per gli utenti.

Un altro mito riguarda le parole chiave, vero?

Esatto, perché non è più il tempo di infarcire i contenuti con il maggior numero possibile di parole chiave, senza criterio. Google è sempre più bravo nella comprensione del linguaggio umano e delle sfumature che lo caratterizzano. Lo stesso dicasi per la valutazione degli intenti di ricerca che motivano le query e per la correlazione tra le query stesse. Per tutti questi motivi, la parola chiave non è più, da sola, il fulcro di una strategia SEO. Il giusto approccio da adottare al giorno d’oggi per la redazione dei contenuti si basa sulla logica del Topic Cluster, da considerare come insieme di sottoargomenti che vengono elaborati attorno a un tema centrale.

Quanto è importante la sicurezza di un sito?

Può essere che un sito non sicuro riesca a posizionarsi bene, ma comunque può essere fonte di preoccupazione per gli utenti. Infatti, ogni volta che la connessione a un sito è priva della protezione che viene garantita dal certificato di sicurezza SSL, viene visualizzato un avviso del browser. Quindi molti utenti potrebbero decidere di non proseguire la navigazione, e in ogni caso ci pensano non due ma dieci volte prima di lasciare i propri dati, in modo particolare se riguardano gli strumenti di pagamento.

È vero che la meta description incide sul posizionamento?

No, questo è un altro dei luoghi comuni in materia SEO che devono essere sfatati. Il posizionamento non viene condizionato in alcun modo dalla meta description. Questo non vuol dire, comunque, che essa non sia importante; al contrario, offre un’occasione supplementare per rendere un messaggio più forte. I 160 caratteri della meta description devono essere sfruttati alla perfezione per far capire a chi legge che cosa troverà cliccando sul link. Serve, allora, uno stile persuasivo che attiri la curiosità e mantenga l’attenzione alta.

Giovanni Sacheli e Eve Milano

Giovanni Sacheli, creatore e autore del blog Eve Milano, si è laureato alla Bocconi di Milano nel 2006 e ha iniziato a lavorare come financial controller in Prada SPA, occupandosi della rielaborazione di dati. In seguito si è appassionato all’advertising PPC su Google e su Facebook e ha deciso di trasformare il web marketing nel proprio lavoro, cimentandosi nello studio di PPC e web analytics. Oggi è un esperto SEO di fama internazionale e uno specialista di search marketing; detiene il 100% della società Searcus Swiss sagl, e nel 2019 ha pubblicato, insieme con Davide Prevosto e Marco Maltraversi, il libro “SEO Audit Avanzato”.