L’Europa è sempre più green: in crescita il mercato del fotovoltaico

Negli ultimi 10 anni il fotovoltaico è diventato il settore trainante che si è imposto in tutta Europa per quanto concerne le energie rinnovabili, espressione della volontà e della possibilità di prendere le distanze dalle fonti di energia inquinanti (come il carbone, ad esempio, da cui siamo dipesi finora) che hanno contribuito notevolmente ai preoccupanti cambiamenti climatici a cui stiamo assistendo.

I numeri del fotovoltaico in Europa
Nell’ultimo anno si è verificato un aumento del 34% rispetto all’anno precedente per quanto riguarda la scelta del fotovoltaico. Infatti, in Europa ben 25 Paesi sui totali 27 hanno fatto ricorso maggiormente all’energia solare, che è l’essenza del fotovoltaico. A questo proposito, troviamo al primo posto la Germania, seguita dalla Spagna, dai Paesi Bassi, dalla Polonia e dalla Francia.


Inoltre, negli ultimi dodici mesi si sono aggiunti altri Paesi che in precedenza non si erano mai affacciati alle fonti verdi: Danimarca, Svezia, Belgio e Portogallo. Tutti questi Paesi hanno aumentato l’entità dei loro investimenti statali a favore dello sviluppo del fotovoltaico.

Le ragioni di questo cambio di rotta sono da ricercare nella presa di coscienza del dannoso impatto sull’ambiente causato da decenni di energia da combustibili fossili, nonché nel quadro geo-politico e sociale tutt’altro che roseo che stiamo affrontando ormai da due anni e mezzo, in primis a causa della pandemia Covid 19.

La situazione in Italia

L’Italia non può vantare gli stessi progressi fatti dagli altri Paesi europei in materia di produzione di energia attraverso le fonti rinnovabili. Infatti, pur avendo conseguito un aumento del 70% del numero di installazioni di impianti fotovoltaici rispetto al 2020, è ancora lontana da numeri soddisfacenti. Si trova ancora in una posizione molto distante rispetto alla quantità di KW di energia verde prodotti mediamente dagli altri Paesi europei.

Infatti, attualmente l’Italia produce 60 GW di energia rinnovabile, di cui il 30% è composto da energia solare, seguita da quella eolica. Il motivo principale del ritardo italiano sul palco del fotovoltaico e, in generale, delle energie rinnovabili, è imputabile alla presenza di molti impianti obsoleti.

Infatti, moltissime strutture che hanno ormai almeno 10 anni hanno perso potenza e quindi non sono in grado di produrre la quantità di KW desiderata. Pertanto, il primo step necessario è quello di mettere mano a questi impianti ed eseguire interventi di manutenzione e di ripotenziamento. Questo implica denaro e tempo, due fattori che non giocano a vantaggio dell’Italia nella sua faticosa corsa verso l’energia green.

Come intervenire per velocizzare la transizione energetica

Anche se l’Italia e il resto dell’Europa non procedono di pari passo, c’è un denominatore comune che consiste nell’iter per velocizzare la transizione energetica. In tal senso, sono chiamati in causa i decisori pubblici, le aziende, gli operatori dell’Energy e i privati cittadini.

Il governo deve occuparsi di snellire la burocrazia allo scopo di agevolare le aziende ad attivare più rapidamente il passaggio alle fonti rinnovabili. Una spinta in questo senso è rappresentata dagli incentivi fiscali che spettano a chi decide di passare alle energie rinnovabili, solare oppure eolico.

Agli operatori dell’Energy è richiesto che si attivino per garantire il miglior rapporto tra il costo dell’installazione e il rendimento degli impianti rinnovabili. Inoltre, devono adoperarsi per il potenziamento degli impianti più vecchi.

Infine, ci sono i cittadini. Una misura che possono adottare tutti è quella di dotare la propria abitazione di un impianto fotovoltaico usufruendo di uno degli incentivi introdotti dal governo. A questo proposito, per avere più informazioni su queste agevolazioni, si trovano sul web diverse guide dedicate agli incentivi per il fotovoltaico di facile lettura, che permettono di capire se c’è la possibilità di rendere la propria casa ecosostenibile risparmiando economicamente.

In caso affermativo, i cittadini contribuiranno alla transizione green dell’Italia e di tutta l’Europa aiutando la salvaguardia dell’ambiente e, al tempo stesso, godranno di un risparmio che inciderà direttamente sul loro budget familiare.