Dispositivi a tabacco riscaldato: cosa sono e come funzionano

Il settore dei prodotti per fumatori è molto cambiato rispetto al recente passato; dopo l’arrivo della sigaretta elettronica nei primi anni Duemila, la più recente commercializzazione dei dispositivi a tabacco riscaldato ha innescato lo sviluppo di un ulteriore segmento merceologico, alternativo alle sigarette tradizionali ed altri prodotti a base di tabacco da bruciare (sigari e simili).

Cos’è un dispositivo a tabacco riscaldato

Un riscaldatore di tabacco (THP, Tobacco Heating Product o HTP, Heated Tobacco Product) è un dispositivo elettronico; scalda una miscela di tabacco disponibile sotto forma di stick, da inserire nel dispositivo quando necessario. Il processo di riscaldamento produce un vapore di tabacco, che contiene anche nicotina, così da emulare fedelmente l’utilizzo di un prodotto a base di tabacco da combustione.


La materia prima, pur essendo esposta a temperature piuttosto elevate, non raggiunge mai la soglia di combustione; ragion per cui, un prodotto a tabacco riscaldato non produce cenere ed emette un aresol privo di particelle solide.

Come funziona un riscaldatore di tabacco

All’interno degli stick di tabacco, la miscela viene spesso aromatizzata da fragranze mentolate o fruttate. Questi vanno inseriti in un’apposita camera di riscaldamento interna al dispositivo; qui il tabacco viene scaldato, fino a raggiungere temperature che oscillano è tra i 250° e i 270°. Si tratta di una soglia piuttosto lontana rispetto a quella che viene raggiunta con una tradizionale combustione (circa 500°).

Per produrre il calore necessario a scaldare la miscela di tabacco, questa tipologia di dispositivi impiegano sistemi diversi tra loro, pur condividendo un principio di base comune, ovvero l’alimentazione elettrica. Buona parte dei dispositivi in commercio è equipaggiata con un sistema di riscaldamento resistivo oppure a induzione. Nel primo caso, il calore viene prodotto tramite una resistenza elettrica, mentre nel secondo il dispositivo sfrutta una bobina metallica che avvolge camera in cui viene inserito lo stick di tabacco. Quest’ultima è la soluzione adottata di BAT Italia per lo sviluppo dei prodotti a marchio glo™, dispositivi a tabacco riscaldato che sfruttano la Induction Heating Technology, supportata da appositi sensori di controllo funzionali alla modulazione del calore.

L’assenza di combustione rappresenta una sostanziale differenza con le sigarette tradizionali. Spesso, però, i dispositivi di questo tipo vengono confusi con le sigarette elettroniche (e-cig) vere e proprie, che invece replicano l’esperienza di fumo attraverso la vaporizzazione di una soluzione liquida che presenta aromi, glicerolo o glicole propilenico e talvolta nicotina (in percentuali variabili a seconda della formulazione utilizzata). Queste sostanze servono a conferire un colore bianco opaco al vapore prodotto dal dispositivo.

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