Forno crematorio a Fondi: ancora botta e risposta al vetriolo

Ancora tensioni e polemiche sul progetto del forno crematorio, a Fondi: giovedì mattina è saltata anche la seconda convocazione della commissione consiliare Trasparenza. Allo stesso modo di quanto accaduto il giorno precedente, i rappresentanti di maggioranza non si sono presentati, facendo mancare il numero legale. Una decisione che ha scatenato l’ennesimo botta e risposta al vetriolo. E non solo.

Constatata la nuova assenza della maggioranza, alcuni rappresentati del comitato civico sorto contro la discussa opera, spalleggiati da semplici cittadini, hanno affisso nell’aula consiliare manifesti “di dissenso e sconcerto rispetto a questa discutibile scelta, che ha privato tutti di una occasione di approfondimento e chiarezza sul progetto”. Contestualmente, il presidente del comitato, Paolo De Bonis, si è recato presso l’ufficio protocollo per depositare le prime 2500 firme a sostegno della petizione popolare che chiede a sindaco e Giunta la revoca degli atti amministrativi propedeutici alla realizzazione dell’opera.


Paolo De Bonis
Paolo De Bonis

“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”, ha attaccato a margine il sindaco Beniamino Maschietto. “È questa l’unica spiegazione possibile dinnanzi al comportamento di una minoranza che, dopo aver convocato impropriamente più commissioni al solo scopo di fare strumentalizzazione politica, continua ad orchestrare sceneggiate ingiustificate e ingiustificabili. Come era già stato chiarito e preannunciato più volte, l’organo di competenza per affrontare la questione dell’impianto di cremazione, compresa la sopravvenuta sospensione, è la commissione Lavori Pubblici. Commissione che, come tutti gli autori dello show presso l’aula consiliare sanno bene, è stata convocata oggi (giovedì, ndr) dal presidente dell’organo Mariano Di Vito e si terrà venerdì 14 aprile alle ore 9:00 (in seconda convocazione lunedì 17 aprile alle ore 9:00).

Si continua a contestare una mancanza di trasparenza che non appartiene a questa maggioranza la quale ha sempre fornito, puntualmente e tempestivamente, tutte le necessarie spiegazioni e rassicurazioni. Tanto ai consiglieri di minoranza quanto alla cittadinanza.

Il sindaco di Fondi, Beniamino Maschietto

Come già ribadito in più circostanze, l’iter per la realizzazione dell’impianto di cremazione è stato sospeso per questioni che prescindono dagli aspetti ambientali, relativi alla salute o all’inquinamento; questioni che sono state preannunciate in una nota stampa e che saranno approfondite e ulteriormente chiarite durante i lavori della commissione preposta quando probabilmente sarà noto anche l’esito del ricorso al Tar.

Su questo aspetto eravamo già stati molto chiari ma, proprio perché non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, il presidente Parisella, d’accordo con tutta la minoranza, ha pensato bene di convocare una seconda volta la stessa commissione.

Viene inoltre da sorridere nel vedere tra gli autori della protesta di oggi ex consiglieri che hanno votato favorevolmente e senza obiezioni il progetto e adesso, irresponsabilmente, pretendono una retromarcia senza motivazioni valide.

Il tutto aggravato dall’ennesima dose di strumentalizzazione, allo scopo di creare allarmismo, sfiducia e dissenso nei confronti dell’amministrazione. La maggioranza è responsabile, presente e incline al confronto, prova ne è la convocazione della commissione Lavori Pubblici in programma il 14 aprile”.

Ma non si è fatta attendere nemmeno la presa di posizione del ‘fronte del no’. “L’assenza dei componenti della maggioranza amministrativa in sede di riunione della commissione consiliare Trasparenza sia in prima che nella seconda convocazione risulta di una gravità inaudita”, dicono in una nota congiunta i consiglieri comunali Cardinale, Ciccone, Lippa, Marcucci, Parisella, Venditti e Vocella, e i partiti e movimenti di riferimento (La mia Fondi, Fondi Vera, Fondi Terra Nostra, FdI, Riscossa Fondana e Camminare Insieme), a cui si aggiungono Azione, Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Possibile, Gruppo Nuovo Cdu e Lega Fondi.

“Convocata dal presidente Luigi Parisella soprattutto per doveri istituzionali di trasparenza e di conoscenza da parte di un’opinione pubblica sempre più preoccupata per detta vicenda, al fine di avere i dovuti chiarimenti sulle dichiarazioni pubbliche rese dal sindaco Maschietto, circa intervenute variazioni dell’iter procedurale, sia dello stesso piano economico-finanziario da parte della ditta per la realizzazione dell’impianto crematorio.

La diserzione da parte del sindaco e dei componenti della maggioranza testimonia la gravità di una condotta arrogante, irresponsabile, lesiva degli organi di governo della cosa pubblica, del buon andamento della pubblica amministrazione, come peraltro testimoniato dal comunicato stampa emanato per giustificare l’assenza in commissione.

Giova evidenziare a costoro l’importanza fondamentale della commissione Trasparenza anche ai sensi del decreto legislativo n. 267/2000, nonché dello stesso Statuto Comunale che assegna a detto organo compiti e funzioni di garanzia della regolarità e correttezza dell’azione amministrativa; di verifica e di controllo degli atti sui procedimenti, sulle delibere di Giunta, di consiglio, sulle determine dirigenziali. Essa ha il compito di garantire il diritto all’informazione e l’esercizio delle funzioni di controllo delle minoranze sull’attività dell’amministrazione comunale, anche al fine di valorizzare il ruolo dell’opposizione politica nell’ambito del consiglio comunale.

La volontà della maggioranza forzista, di sottrarsi a dette funzioni di vigilanza, di controllo, di verifica, al fine di adottare atti del tutto incompatibili con l’interesse generale della collettività, come appunto questo del forno crematorio, la induce ad atteggiamenti di eclatante prevaricazione, a violare norme e principi di buon senso comune.

Pertanto, risulta perfino incomprensibile la convocazione prossima della commissione consiliare Lavori Pubblici, per avocare ad essa materia di mera ed assoluta competenza della commissione Trasparenza, presieduta da Luigi Parisella, consigliere di minoranza. Il fine subdolo di tale maggioranza è, invero, quello di uscire in modo truffaldino dall’angolo in cui è stata messa da una protesta popolare avversa al faraonico impianto di cremazione che l’amministrazione forzista intende realizzare, così penalizzando ancor più la nostra città.

Le forze politiche di opposizione continueranno ai vari livelli la loro azione di denuncia, di vigilanza, di controllo, sostenendo il comitato promotore No al forno crematorio, nella sua rispettiva azione di lotta per la tutela ambientale, il diritto sacrosanto alla salute dei cittadini, nonché nella petizione popolare che proprio oggi ha registrato la consegna delle prime 2500 firme”.