L’area (poco) sensibile del Golfo di Gaeta, un elenco “da record”

Ecco la superficie di riferimento dell'area sensibile

L’associazione di volontariato Golfo Vivo torna a puntare i riflettori sulla situazione del Golfo di Gaeta, e in particolare sull’area marina definita “sensibile” nel 2010 dalla Regione Lazio, e che dunque deve – o dovrebbe – essere protetta.

“Posso dire che questa è l’unica area marina sensibile al mondo ad avere dentro così tante attività a impatto ambientale”, dice il presidente dell’associazione. “Le elenco nello stesso ordine nel quale le potete ammirare nel video:


1) porto commerciale di Gaeta, dove attraccano navi oceaniche
2) scarico depuratore fognario della intera città di Gaeta, proprio a livello di banchina del porto commerciale
3) pontile petroli, dove scaricano prodotti petroliferi enormi petroliere
4) allevamenti intensivi di mitili
5) allevamenti intensivi di orate e spigole
6) scarico depuratore fognario della intera città di Formia, in posizione diametralmente opposta a quello di Gaeta, quasi a voler circondare l’area marina sensibile
7) dulcis in fundo, non si vedono, ma ci sono circa 40 vasche interrate che raccolgono gli scarichi domestici della fognatura tutte disposte lungo la costa da Gaeta a Formia. Vasche che quando piove scaricano il contenuto non depurato proprio nella area sensibile marina, e purtroppo qualche volta anche quando non piove, e abbiamo più di riscontro in merito”.

“Vogliamo anche metterci tutta la storia millenaria che è celata dentro e nel territorio di questo golfo? Non esiste un’altra area sensibile marina così poco ‘sensibile’ all’ambiente. Nessuno riuscirà a toglierci questo primato, c’è da esserne fieri! Alla faccia dell’area marina sensibile. E se non fosse stata sensibile cosa ci avrebbero messo dentro?”.