Insulti ai carabinieri dal rapper in concerto a Latina: le reazioni politiche

Quanto accaduto durante l’Explosive Festival, che si è tenuto allo stadio Francioni di Latina nella serata di giovedì, è inaccettabile. Per il massimo rispetto che la comunità di Latina nutre nei confronti del corpo dei Carabinieri, come rappresentante delle istituzioni e a nome di tutta la città esprimo la massima solidarietà agli uomini e alle donne dell’Arma, prendendo nettamente le distanze dalle frasi pronunciate nei loro confronti. Alcuni di loro, tra l’altro, erano al concerto e sono stati offesi gratuitamente mentre erano al servizio della comunità“. Queste le parole del sindaco di Latina, Matilde Celentano, in merito a quanto accaduto allo stadio Francioni, dove una volta salito sul palco della manifestazione musicale di cui era ospite il rapper napoletano Paky ha insultato i carabinieri.

“Quanto pronunciato dal cantante è molto grave e non è in alcun modo giustificabile. Voglio esprimere la mia piena solidarietà alle donne e agli uomini delle forze dell’ordine e dell’Arma dei Carabinieri e prendere, come rappresentante delle istituzioni, le distanze da quella frase intrisa d’odio e in alcun modo ironica o divertente”, ha dichiarato il senatore Nicola Calandrini, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia. “Nulla togliere all’evento di per sé, che ha richiamato migliaia di giovani in centro città. E’ normale che la spregiudicatezza dell’adolescenza mal si concili, a volte, con l’ingessata maturità delle persone adulte. Come credo sia normale che molti adulti non siano riusciti a percepire la portata positiva di un evento del genere. Succede da decenni e probabilmente sarà sempre così. Così come rientra nelle dinamiche della vita l’essere a volte sopra le righe da parte degli artisti. Questo tuttavia non può tramutarsi in un lasciapassare che permette di travalicare i più basilari cardini dell’educazione e del rispetto. Mentre Paky si esibiva, infatti, donne e uomini di diverse forze dell’ordine, erano attorno allo stadio per garantire la sicurezza di tutti, anche degli artisti che si stavano esibendo. Nessuna forma di denuncia, satira, critica, anche nei confronti dell’ordine costituito, può trasformarsi in un’offesa gratuita, diretta, insensata. Questi sono comportamenti dannosi, irresponsabili, ingiustificabili, che ledono le regole fondanti del vivere in società. Mi auguro che anche gli organizzatori dell’evento prendano le distanze da tali affermazioni, in caso contrario non sarebbero in alcun modo scusabili”.


“Ogni evento a Latina è accompagnato dalle polemiche, l’ultimo è l’evento al Francioni l’ Explosive festival. Un evento il quale Paky dal palco dello stadio cittadino ha insultato i carabinieri, urlando: ‘Latina, voglio dire solo una cosa: chi non salta adesso è un c… di carabiniere pezzo di m…'”, scrivono invece dal direttivo comunale dell’Udc. “Comprendiamo le esasperazioni artistiche ma condanniamo fermamente questo linguaggio che con l’arte non ha nulla a che spartire. E’ un l’attacco gratuito ad una delle istituzioni che garantiscono la libertà di tutti e la convivenza civile, i nostri carabinieri. La concessione dello stadio comunale per un evento del genere di certo stride con i nostri valori. E ci spinge a chiedere maggiore condivisione nelle scelte che si operano nell’uso di infrastrutture pubbliche.
E’ anche nostro dovere cogliere l’occasione per notare la ‘minimalità’ dell’offerta di intrattenimento di Latina nel periodo estivo rispetto ad altri comuni anche limitrofi è evidente. Cisterna, Sermoneta, Sabaudia e Priverno, per citarne solo quattro, hanno offerto questa estate un ricchissimo calendario. Da noi a Latina pare che la cosa sia ‘marginale’ o appannaggio di esperti. Noi crediamo che anche questo sia, come è, un nodo politico tanto più in una città che su sua stessa iniziativa si candida ad essere Capitale Italiana della Cultura per il 2026. Dobbiamo darci un piano strategico di eventi a diverso livello, dobbiamo usare le nostre infrastrutture, prima di tutto il Francioni, dentro un quado complessivo, chiaro e di ampio consenso.
I gusti artistici di una città complessa come Latina sono mille e mille e uno, ma certamente non si può procedere a caso anche perché ogni evento produce ricadute positive (economiche, di aggregazione) ma anche negative (viabilità, talvolta sicurezza). Chiediamo non la Luna ma di condividere il percorso le modalità di uso degli impianti pubblici, di determinare un calendario di eventi e  di posizionare la nostra offerta di intrattenimento con quanto fanno i comuni a noi vicini per rendere il “sistema Latina” più appetibile. Magari coordinando con loro le iniziative. Pensiamo ad un Comune di Latina aperto al suo interno al contributo di tutti e capace di dialogo con le altre realtà intorno.
Comprendiamo le polemiche, le critiche, cose inevitabili – concludono dall’Udc – ma dobbiamo essere capaci di fare le scelte migliori possibili e per far questo dobbiamo condividere i passaggi evitando eventi in cui ci siamo attacchi volgare alle istituzioni”.