Cooperative di accoglienza, scattano i domiciliari per dirigenti Karibu

Coop Karibu, foto Archivio

Nella mattinata odierna, con riferimento all’attività delle cooperative coinvolte nella gestione di richiedenti asilo e di minori non accompagnati nell’ambito della provincia di Latina, il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Latina ha dato esecuzione all’ordinanza emessa dal GIP presso il Tribunale di Latina con la quale è stata disposta l’applicazione delle misure cautelari personali degli arresti domiciliari e dell’obbligo di dimora presso il proprio comune di residenza nei confronti dei membri del Consiglio di Amministrazione della cooperativa sociale integrata “KARIBU” e la misura cautelare reale del sequestro preventivo a fini di confisca, anche per equivalente. del profitto del reato nei confronti degli stessi e di altro soggetto legato a loro da vincoli di parentela, che attualmente si trova all’estero.

Le indagini condotte da questa Procura e dalla Guardia di Finanza hanno consentito di accertare condotte di frode nelle pubbliche forniture e bancarotta fraudolenta patrimoniale (per distrazione) e auto-riciclaggio.


Segnatamente, le cooperative Karibu e Consorzio agenzia per l’inclusione e i diritti Italia (in sigla Consorzio A.I.D. Italia). nonché la Jambo Africa (per il tramite della Karibu) hanno percepito ingenti fondi pubblici da diversi Enti (Prefettura, Regione. Enti locali etc.) destinati a specifici progetti o piani di assistenza riguardanti i richiedenti asilo e i minori non accompagnati, fornendo tuttavia un servizio inadeguato e comunque difforme rispetto a quello pattuito.

Sono state riscontrate infatti numerose criticità nelle strutture gestite dalle cooperative e. in particolare: sovrannumero di ospiti, alloggi fatiscenti con arredamento inadeguato, condizioni igieniche carenti, derattizzazione e deblattizzazione assenti, riscaldamento assente o comunque non adeguato.