Rendiconto di gestione, PD Formia: “Aumenta l’indebitamento, ma rimangono le criticità”

“Siamo ormai al terzo bilancio consolidato approvato da questa Amministrazione. Su molte questioni ci aspettavamo numeri diversi, ma soprattutto si sperava di intravedere nei dati del bilancio significativi segnali di ripresa per Formia”. Così in una nota i consiglieri di opposizione Alessandro Carta e Luca Magliozzi.

“L’elemento più evidente che emerge dal rendiconto 2023 è che continua ad aumentare l’indebitamento della città: Il debito medio per abitante è passato dai 322 euro del 2021, ai 384 euro nel 2022 per toccare i 492 euro nell’ultimo esercizio. Il debito complessivo del nostro comune ha raggiunto i 18 milioni di euro.


Anche nel piano triennale 2024 c’è un incremento del ricorso agli strumenti di indebitamento: sono previsti nove milioni di euro di mutui, il doppio riaspetto a quelli del 2023. Già negli scorsi bilanci avevamo criticato la scelta della maggioranza di accendere mutui su progetti slegati tra loro ed incapaci di incidere sullo sviluppo complessivo della città. Si rischia di contrarre ulteriore debito senza fare scelte strategiche.

Il bilancio risultava già molto rigido e con poche risorse disponibili. Continuare a incrementare il debito può essere giustificato solo se si investe in progetti realmente capaci di tracciare una nuova rotta di sviluppo per la città all’interno di una visione di lungo periodo. Al contrario, se l’obiettivo è solo quello di ottenere un consenso temporaneo, si rischia di ipotecare ulteriormente il futuro della nostra comunità.

Nell’ultimo rendiconto di gestione troviamo ancora pressoché immutate molte delle problematiche del nostro Comune: dai cronici ritardi sui pagamenti delle forniture e dei servizi, alla scarsa capacità di recupero dell’evasione dei tributi comunali o la tendenza, ormai strutturale, a riuscire ad impegnare solo una bassissima percentuale delle risorse per gli investimenti rispetto a quelle previste. Quest’anno a tutto ciò si aggiungono anche le difficoltà ed i costi legati alle molteplici condanne del Comune favorite dallo smantellamento del settore dell’Avvocatura Comunale.

Alla base di molte di queste criticità c’è la mancata riorganizzazione della macchina amministrativa, un tema che doveva essere una priorità per l’Amministrazione. Dopo tre anni, non si vedono miglioramenti significativi: ci stanno volendo, ad esempio, anni per due semplici concorsi per la Polizia Municipale e per concludere una mobilità. Abbiamo sollevato il problema più volte, anche nell’ultimo Consiglio Comunale, ma sembra non interessare e non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Quasi sembra che ci si rassegni.

In un contesto del genere, non ci si può certo accontentare di aumentare il debito della città per scelte grigie ed ordinarie. Rischiamo di rimanere schiacciati da un presente insufficiente con poche prospettive per il futuro. E’ necessario un respiro più lungo e il coraggio di affrontare finalmente i temi centrali della città, molti dei quali continuano a rimanere inevasi da tempo e neanche più discussi”.