Evasione fiscale, i finanzieri di Fondi sequestrano beni per oltre un milione

All’esito di una complessa indagine di polizia giudiziaria per gravi ipotesi di evasione fiscale svolta dai finanzieri del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Latina, su delega del sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Latina Giuseppe Miliano, è stata data esecuzione a un’ordinanza di sequestro preventivo emessa dal Gip presso il Tribunale di Latina Giuseppe Molfese.

Gli accertamenti hanno riguardato un professionista di origini campane che operava attraverso una serie di società ubicate su tutto il territorio nazionale. Secondo quanto ricostruito dai finanzieri della Compagnia di Fondi, avrebbe omesso di dichiarare al fisco i compensi incassati, circostanza questa che sembrerebbe confermata sia dalle indagini di polizia giudiziaria, sia dalle evidenze emerse dalla successiva attività di verifica fiscale eseguita per gli anni 2018 e 2019.


Dalle investigazioni svolte, caratterizzate anche da riscontri e attività dinamiche sul territorio nonché dall’analisi e incroci di risultanze dalle banche-dati, in particolare venivano ricostruiti redditi non dichiarati per oltre due milioni di euro ed un Iva non versata nelle casse dell’erario per oltre 400.000 euro.

Rappresentate tali circostanze all’autorità giudiziaria, quest’ultima avanzava al giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Latina una richiesta di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, diretta e nella forma per equivalente, del denaro e dei beni frutto dell’illecito arricchimento contestato.

Il provvedimento di sequestro preventivo eseguito dalle Fiamme Gialle del comandante Diego Lauretti ha permesso di cautelare cinque tra autoveicoli e moto, disponibilità su conti correnti personali e una villa sita nel comune di Sperlonga.

Ferma restando la presunzione di innocenza sino alla definizione dell’iter processuale, il citato professionista è stato deferito all’autorità giudiziaria per l’ipotesi di reato di “dichiarazione infedele ai fini Iva e delle imposte dirette”, che sanziona coloro che, seppur presentano le dichiarazioni, dando una parvenza di regolarità fiscale, sottraggono fraudolentemente all’erario rilevanti basi imponibili.

“L’operazione, che mira al recupero effettivo alle casse dello Stato delle somme illecitamente non dichiarate, si inserisce nel più ampio quadro delle azioni svolte dalla Procura della Repubblica e dalla Guardia di Finanza a tutela delle entrate dello Stato – spiegano gli operanti – e conferma la grande attenzione delle Fiamme Gialle al contrasto delle più insidiose forme evasive, che sottraggono al Paese e ai cittadini risorse a vantaggio di pochi che accumulano illecitamente patrimoni”.