Morti sulle strade pontine, Delle Cave: “Una mattanza. Serve task force, anche con l’esercito”

Le ultime vittime 

Reduce da uno sciopero della fame iniziato dopo il terribile incidente di Cori, avvenuto a metà luglio strappando alla vita tre persone, due giovanissime, Giovanni Delle Cave continua a lottare con tutte le proprie forze per la sicurezza sulle strade pontine. Dopo l’ennesimo dramma, quello che alle porte di Latina ha visto morire il 18enne Gabriele Parcesepe e il 15enne Christian Granella, il presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada – papà di Eros, anche la sua una vita stroncata sull’asfalto – si appella al neo-prefetto Vittoria Ciaramella e arriva a chiedere la discesa in campo dell’esercito.


“Anche oggi sangue sparso, una mattanza di ragazzi ogni giorno, un vero bollettino di guerra”, dice Delle Cave. “I nostri politici cosa fanno per fermare questa guerra? Questa associazione, riconosciuta quale ente esponenziale di promozione sociale per la tutela di interessi collettivi alla vita e alla salute sulle strade, chiede con la massima urgenza che si parli anche della guerra che c’è sulle strade pontine, che rappresenta una vergogna per la nostra civiltà, e chiede l’impiego dell’Esercito per controlli immediati. Non possiamo pensare che per i nostri politici esistono solo guerre in paesi stranieri e dimenticano la guerra sulle nostre strade: non si può perdere ancora tempo e assistere a questa strage”.

“Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità: i politici hanno il potere ed il dovere di decidere per interventi efficaci. Non possiamo continuare ad assistere a questa mattanza: chiederemo con forza al Signor Prefetto una task force per presidiare le nostre strade a tappeto, anche con l’utilizzo dell’esercito. Basta morti innocenti”.