Classi con soli stranieri a Fondi, il dietrofront. Intanto la preside rompe il silenzio

L’Ufficio scolastico regionale per il Lazio, “a seguito di scambi informali con la dirigente scolastica e con gli uffici dell’ambito territoriale di Latina, ha inviato una nota ufficiale alla dirigente scolastica dell’IC Alfredo Aspri con l’invito a riequilibrare la costituzione delle classi prime, con l’obiettivo di ristabilire il giusto bilanciamento tra studenti italiani e stranieri”. Lo ha reso noto martedì lo stesso ufficio ministeriale. Intanto, sul caso delle classi con soli stranieri interviene la preside dell’istituto comprensivo di Fondi, rompendo l’iniziale silenzio.

“Il clamore mediatico che in questi giorni ha investito l’Istituto Comprensivo Sottotenente Alfredo Aspri, dandone un’immagine che non corrisponde per nulla alla realtà, ha molto amareggiato me e i docenti, che hanno visto mortificata la loro professionalità”, dice la dirigente scolastica Adriana Izzo. “Il nostro istituto è collocato all’interno del centro storico dove vive un gran numero di persone di diverse etnie e accoglie la più alta percentuale di alunni stranieri del comune di Fondi: 29,93% la percentuale degli alunni stranieri nelle nostre classi, 26,1%, 15,65%, 7,4% le percentuali dei restanti tre istituti comprensivi del territorio (dati fasce di complessità USR Lazio anno 2024)”.


“Questi dati dimostrano che le famiglie di diverse etnie riconoscono l’accezione inclusiva della proposta educativa della nostra scuola, affidandoci i loro figli anche da zone periferiche già servite da altre istituzioni scolastiche. Il nostro istituto ha da sempre avvertito forte il senso di responsabilità derivante dalla scelta di queste famiglie e ha posto al centro dell’offerta formativa l’inclusione e la personalizzazione di percorsi che possano garantire a tutti il successo formativo”.

“Nel corrente anno scolastico il numero degli studenti di diverse etnie iscritti alla classe prima di scuola Primaria ha superato il 50%. Nelle prime settimane di settembre si è verificato un improvviso e significativo trasferimento di studenti di nazionalità italiana verso altri istituti, che ha determinato classi con la sola presenza di alunni stranieri, alterando la precedente e più equilibrata composizione delle classi prime”.

“Peraltro, il contesto di urgenza, dovuto all’avvio dei lavori presso la sede centrale e la ristrettezza dei tempi per l’allocazione di 9 aule presso il Palazzo San Francesco, non ha consentito al collegio dei docenti di approntare tutti gli opportuni interventi, considerati i fronti di emergenza venutisi a determinare”.

“Gli eventi verificatisi mi hanno profondamente rattristato per i principi ed i valori che ispirano il mio operato come persona prima e come dirigente scolastico nella pratica quotidiana. Credo fermamente nella scuola come un luogo di dialogo chiamata a ricomporre in forma educativa le urgenze del sociale”.

“Sono sicura – conclude la dirigente scolastica – che, in questo primo periodo dell’anno scolastico dedicato proprio all’accoglienza e alla rilevazione dei bisogni reali dei singoli studenti, le criticità emerse saranno superate attraverso la riorganizzazione dei gruppi classe e l’attuazione di modelli organizzativi e didattici aperti e collaborativi”.