GAETA, IL SITO INTERNET DEL COMUNE 2150ESIMO NELLA CLASSIFICA TRASPARENZA

sito gaetaSecondo la classifica stilata dal sito governativo magellanopa.it il sito istituzionale del Comune di Gaeta viene collocato al posto in classifica numero 2150 su un totale di 7100 per livello di trasparenza.

Nella classifica dei portali delle pubbliche amministrazioni italiane, vengono calcolati per la classificazione 42 indici. Nel caso di Gaeta secondo il sito governativo sarebbero soddisfatti solo 11 di questi criteri di trasparenza.


Un segnale significativo se si considera inoltre come il sito del Comune di Gaeta sia gestito dallo stesso operatore che si occupa di quello di Itri che però in questo caso si trova in prima posizione a pari merito con altri 751 siti che soddisfano tutti i 42 parametri richiesti.

Un dato sul quale è intervenuto l’ex assessore al bilancio Alfredo Cardi dichiarando: “Il Consiglio comunale di Gaeta, che si è riunito il 22 aprile scorso per recepire le disposizioni del Dl n. 35/2013, era superfluo ma il sindaco, pur se non chiamato dalla legge a deliberare sull’argomento posto all’ordine del giorno, ha ritenuto opportuno farlo coerentemente con la volontà di portare avanti l’operazione trasparenza da sempre rivendicata fin dal principio della sua amministrazione. Si potrebbe allora obiettare che il portale comunale con tutti gli annessi e connessi l’amministrazione Mitrano se lo è trovato già fatto e, in un anno, cambiare non è per nulla facile.

Ma allora dove è finita la famosa Ferrari che l’attuale sindaco aveva promesso di far partire con un semplice giro di chiave? E poi, pur volendo considerare parzialmente giustificato il ritardo nel rispettare tutti i 42 indicatori di trasparenza, ciò che appare ingiustificata è l’assoluta indifferenza nel voler dare concreta attuazione alla norma in vigore ormai dall’11 ottobre scorso, secondo la quale gli enti locali con popolazione superiore a 15mila abitanti devono garantire la pubblicazione sul proprio sito internet, in riferimento a tutti i titolari di cariche pubbliche elettive e di governo, ‘i dati di reddito e di patrimonio con particolare riferimento ai redditi annualmente dichiarati; i beni immobili e mobili registrati posseduti; le partecipazioni in società quotate e non quotate; la consistenza degli investimenti in titoli obbligazionari, titoli di Stato, o in altre utilità finanziarie detenute anche tramite fondi di investimento, sicav o intestazioni fiduciarie’.

Altro paradosso, al di là dei proclami, riguarda il bilancio sociale e il bilancio partecipato, strumenti che il sindaco Mitrano si era impegnato ad adottare nell’ottica di migliorare la partecipazione dei cittadini e la trasparenza e finora non adottati. Per ovviare a questa mancanza ci avvarremo perciò dell’Accesso civico, strumento previsto dall’ultima normativa richiamata per ottenere dall’amministrazione le informazioni non rese pubbliche sul portale, comprese le informazioni sui patrimoni degli amministratori e che tutti i cittadini possono utilizzare per l’esercizio di un irrinunciabile diritto di informazione”.