GAETA, ''CASINE ROSSE'': IL GIUDICE AMMINISTRATIVO DA' RAGIONE ALLA DI TELLA

casotto rosso avirDue i ricorsi presentati contro il Comune di Gaeta per l’annullamento dell’ordinanza con la quale è stata disposta la sospensione dei lavori ed il divieto di disporre dei suoli e delle opere eseguite presso il complesso industriale ex vetreria Avir a Gaeta. Pena l’acquisizione delle aree al patrimonio comunale.

Entrambi i ricorsi sono stati accolti dal tribunale amministrativo di Latina che ha annullato il provvedimento comunale.


In un caso è stata la Di Tella Srl tramite il suo amministratore a presentare istanza di annullamento dell’ordinanza dell’Ente, nell’altro i genitori della minore A.D.T.,  ambedue acquirenti di porzioni immobiliari del fabbricato meglio conosciuto come “Casette rosse”.

I nuovi proprietari oltre ad avere comprato una serie di appartamenti, hanno acquistato la comproprietà dell’area scoperta. A seguire i ricorrenti hanno poi venduto gran parte degli appartamenti con quote pari ad un ventesimo dell’area scoperta. Ed è su quest’area scoperta antistante il “Palazzo rosso” che è nato il problema poiché nell’ambito di indagini penali volte ad ipotizzare una lottizzazione abusiva è stato disposto il sequestro preventivo.

Ma riguardo alla presunta lottizzazione abusiva il giudice amministrativo ha precisato di non ravvisarne alcun tipo, né materiale, né cartolare, né mista. Per quanto lascia aperta la possibilità che il Comune svolga altri accertamenti all’esito del processo penale in corso. E se il giudice penale dovesse invece ravvisare gli estremi della lottizzazione abusiva la confisca sarebbe obbligatoria.

Al  momento però il Tar ha ritenuto di accogliere i ricorsi e annullare l’ordinanza comunale rimettendo i proprietari nella disponibilità del bene.