NUOVO MERCATO SETTIMANALE A TERRACINA, LA QUESTIONE SICUREZZA ANCORA IN DISCUSSIONE

2013-04-25-181“La magistratura va sempre e comunque rispettata. L’aver respinto la richiesta di sospensiva ci lascia l’amaro in bocca perché le motivazioni sono vere ma parziali, soprattutto perché non tengono conto di un fattore importantissimo quale è quello della sicurezza e incolumità pubblica. Adesso non ci resta che attendere la data del 19 dicembre per la discussione nel merito e la sentenza definitiva”. Così Gianluca Marocco della Confesercenti-Anva commenta la richiesta di sospensiva di recente respinta dal Tar in merito al trasloco del mercato settimanale del giovedì di Terracina nella nuova area.

Il tribunale amministrativo ha deciso in questo modo considerando non eccessiva la distanza tra la vecchia e la nuova location del mercato, non ravvisando non è molta, non ha il danno imminente e irreparabile e ricordando come, comunque, la vecchia area fosse già stata dichiarata non idonea dallo stesso Tar con una sentenza del 2006, per cui di fatto la sede storica del ‘giovedì’ non sarà più un’area mercato.


Tuttavia Gianluca Marocco vuole tornare ancora una volta sull’elemento che secondo lui è nevralgico dell’intera questione, ovvero la sicurezza: “Nel tratto centrale della strada i mezzi di soccorso dei vigili del fuoco e l’ambulanza non hanno lo spazio per passare. Inoltre lì tutto intorno ci sono erbacce e sterpaglie, se va a fuoco qualcosa hai voglia a chiamare i soccorsi”.”Insomma-continua il delegato di Confesercenti-Anva- se nella precedente location stavamo male e ci siamo stati per 31 anni senza che succedesse nulla grazie alle numerose traverse di accesso, di qua stiamo molto peggio. Ma le sentenze si rispettano sempre e comunque”.

“Le lamentele dei cittadini di Terracina alla nostra associazione sono tantissime. Sono testimonianze di persone che non ce la fanno soprattutto ad arrivare nella zona dove si vendono frutta e verdura e alimentari, perchè poi diventa pesantissimo tornare indietro con le buste piene della spesa verso casa”. Secondo Gianluca Marocco, il ‘giovedì’ rischia di perdere quel ruolo anche di aggregatore sociale qual era prima “Tutto questo non c’è più-termina- Oggi quei pochi cittadini che vengono al mercato trovano servizi igienici prefabbricati che già alle 10 del mattino sono maleodoranti e senz’acqua; banchi bar che ti fanno un caffè o un cappuccino sui generis, in piedi sotto il sole o sotto la pioggia e al freddo; residenti che litigano con gli operatori perché sono murati vivi in casa; operatori che litigano tra di loro perche sono messi come sardine con le tende che si toccano una con l’altra e la sicurezza pubblica va a farsi benedire”.