ANTENNE E RIPETITORI COME FUNGHI, LA DENUNCIA DEL WWF LITORALE PONTINO DI TERRACINA

Contro il proliferare di antenne e ripetitori a Terracina, negli anni passati erano sorti comitati di quartiere poiché, da un giorno all’altro, queste installazioni spuntavano nel giardino del vicino di casa. Poi sembrava che la questione si fosse placata, e invece no se il Wwf Litorale Pontino ha sentito l’esigenza di denunciarla dal suo sito-blog:

“Arrivano richieste di nuove installazioni e di adeguamenti di quelle esistenti-si legge sul sito-blog degli ambientalisti locali-Tutta la materia è regolamentata da leggi nazionali e dal Piano di Riassetto Analitico delle Emissioni Elettromagnetiche Territoriali (PRAEET) elaborato dalla società Centro Ecologia dell’ Habitat e adottato all’unanimità dal Consiglio Comunale nel 2009”.


Quel Piano censiva “gli impianti ed elettrodotti generatori di emissione di basse ed alte frequenze di campi magnetici (C.E.M.), al fine di poter individuare, attraverso un ‘Piano delle antenne’ i siti ritenuti più idonei per la collocazione degli impianti”.

Il Piano portava “allegato l’elenco dei siti preferenziali in cui verosimilmente il fondo elettromagnetico esistente consente l’insediamento di nuovi impianti: AP 1 Cimitero di Borgo Hermana AP 2 Stadio Comunale AP 3 Monte Pilucc AP 4 Depuratore comunale Via Appia Km 103 AP 5 Via Vallone “Centrale Enel” (SRB esistente TC2422) AP 6 Via Appia Km 101 AP 7 Rotatoria Viale Europa – Piazzale Donatori di Sangue AP 8 Piazza Buozzi AP 9 Via Pontina Km 104+300 (Agip) (SRB esistente TC245 – TC2418) AP10 Rotatoria Via Pontina Km 103 AP11 Rotatoria Via Pontina Km 99 AP12 Rotatoria Via Badino – Via Friuli Venezia Giulia”.

Ma adesso il Wwf lancia un nuovo allarme visto che “il Piano non è stato più aggiornato mentre sono state avanzate proposte di altre aree preferenziali senza lo studio preliminare di una società specializzata come quella che predispose il PRAEET. Intanto fioccano le richieste delle aziende interessate per insediare nuove antenne (a Borgo hermada, sul centro storico alto e dietro l’Agip di via Badino, quest’ultima già esistente era stata smontata con soddisfazione dei residenti) e per potenziare quelle esistenti. uffici comunali cercano di far rispettare il più possibile il PRAEET ma quando le aziende interessate usano le leggi nazionali per forzare la norma locale o nel caso di aumento di potenza di emissione, in assenza di uno studio del fondo elettromagnetico non possono far altro che affidarsi al nulla osta dell’ARPA Lazio. Incrociamo le dita”.