E’ diventato di nuovo nebuloso il futuro economico ed occupazionale dello stabilimento dell’Italcraft di Gaeta. Questa mattina i suoi lavoratori hanno occupato pacificamente e a più riprese la statale Flacca per denunciare, sotto lo sguardo vigile ma discreto degli agenti del commissariato e della Polizia locale di Gaeta, l’incertezza che mette in discussione l’operatività dello storico cantiere navale di via Lungomare Caboto.
Dopo il sequestro da parte della Procura della Repubblica delle quote della Blue Fin dell’azionista unico Fabrizio Perozzi, erano stati nominati prima un custode e poi un amministratore giudiziario che avrebbe ricevuto un’offerta di acquisto da non chiaro gruppo imprenditoriale lombardo nel settore della nautica. Peccato che la proposta di subentro nella proprietà dell’Italcraft di Gaeta sia stata formalizzata due giorni dopo la scadenza dei termini, un ritardo che potrebbe accelerare l’iter per il fallimento. Questa mattina Carmine Zazzaro della Fillea Cgil, Massimo Purificato della Feneal Uil Giustino Gatti hanno incontrato il sindaco di Gaeta Cosimino Mitrano per chiedere un suo intervento ma dalle maestranze sono giunte solo parole di rabbia anche per il mancato riconoscimento da sei mesi per la cassa integrazione per gran parte dei lavoratori
