GAETA, UN NUOVO COMPRATORE PER L'ITALCRAFT SULL'ORLO DEL FALLIMENTO

foto(4)Il condizionale a questo punto è d’obbligo, ma alla fine la possibilità di salvare l’Italcraft di Gaeta e il posto di lavoro delle 46 maestranze potrebbe diventare realtà grazie all’interessamento di un nuovo compratore.

Certo anche la scaramanzia in questa fase gioca la propria parte in virtù delle innumerevoli delusioni che negli ultimi mesi si sono susseguite immediatamente dopo il profilarsi di spiragli di salvezza. Perché ogni volta che sembravano esserci tutti i presupposti per salvare il sito produttivo, puntualmente arrivava un nuovo evento a rigettare nella disperazione le aspettative dei dipendenti.


Ma questa volta, come detto, sarebbe arrivata la proposta di acquisizione della Cnri (cantieri navali riuniti italiani), pronta a rilevare le quote di Fabrizio Perrozzi, oggetto di un sequestro preventivo dei propri beni, a seguito di una vasta indagine per evasione fiscale, e quindi anche della proprietà Bluefin sull’Italcraft.

Il valore delle quote di proprietà dovrebbe aggirarsi attorno ai 500mila euro, mentre il valore del concordato nei confronti dei creditori sarebbe stimato intorno agli 8 milioni di euro più le eventuali garanzie finanziarie a supporto dell’operazione. Operazione concretamente attuabile se si considera che la solidità del sodalizio imprenditoriale poggia anche sulla partecipazione della Fincantieri. Insomma, l’accordo potrebbe essere vicino anche se attualmente tutto resta nelle mani dell’amministratore giudiziario dott. Mottura che in caso di mancato accordo non potrebbe fare altro che decretare il fallimento del sito industriale.

Pesa in questo senso anche la già avvenuta scadenza per la presentazione dell’offerta, un cavillo che potrebbe facilmente essere superato se ad emergere sarà però la volontà di concludere l’accordo. Un’ipotesi drammatica per il futuro dei dipendenti che rimarrebbero senza lavoro.

Dita incrociate, quindi, anche dalle parti sociali, Giustino Gatti della Filca Cisl, Carmine Zazzero della Fillea Cgil e Massimo Purificato della Feneal Uil, che ieri hanno proseguito la loro dimostrazione di protesta ad oltranza bloccando ad intermittenza la circolazione veicolare con un picchetto di operai sotto il controllo di polizia e carabinieri lungo il tratto di lungomare Caboto dove si trova l’azienda. Disagi contenuti per gli automobilisti, anche se non sono mancati momenti di tensione tra alcuni di loro che hanno protestato per poter passare. Così come non sono tuttavia mancate neppure le manifestazioni di solidarietà, specie da parte di camionisti, con le quali in molti hanno aderito al disagio dei dipendenti Italcraft esprimendo il proprio consenso alle battaglie per il posto di lavoro.

Segno evidente che la piaga disoccupazione o comunque sul tema lavorativo coinvolge in questo momento ampie fette di popolazione. Intanto sono proseguiti durante tutta la giornata di ieri altri incontri che hanno visto protagonisti anche le istituzioni tra i quali il sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano e il Prefetto di Latina Antonio D’Acunto che in questa fase rivestono anch’essi un ruolo d’intermediazione decisivo affinché una eventuale acquisizione possa concretamente compiersi. Che sia la volta buona?

GLI ULTIMI MESI

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