SEQUESTRATO LO STABILIMENTO 'LA STIVA' A TERRACINA, DUE CAMPANI LO GESTIVANO ABUSIVAMENTE

la stivaAvevano preso in affitto uno stabilimento balneare su viale Circe, ‘La Stiva’, e secondo contratto avrebbero dovuto lasciarlo lo scorso dicembre. Contratto evidentemente non rispettato se i legittimi proprietari, gli unici ad avere il titolo concessorio per poter gestire l’attività, sono dovuti ricorrere alle vie legali, trovando naturalmente accolte le proprie ragioni, e alla fine addirittura alla polizia che stamattina è intervenuta sul posto con la capitaneria sequestrando il chiosco e arrestando il campano che non voleva saperne di restituirlo al legittimo proprietario.

“Nella mattinata odierna – si legge nel comunicato del vice – questore Rita Cascella – personale di questa Squadra Volante, coadiuvato da quello della Squadra Nautica e della Capitaneria di Porto, procedeva ad un controllo di carattere amministrativo presso un noto stabilimento balneare di questo litorale. Ciò in quanto gli attuali gestori, una coppia di coniugi residenti a Napoli, già nel mese di maggio erano stati raggiunti da una sentenza della giustizia civile che intimava loro di lasciare il possesso di detto stabilimento e riconsegnarlo ai legittimi titolari, unici intestatari della concessione demaniale.


All’atto del controllo, che confermava che la gestione dello stabilimento veniva effettuata senza alcuna autorizzazione, i due coniugi opponevano ferma e decisa resistenza agli operanti, tentando di evitare le verifiche del caso e continuando a ribadire la loro presunta legittimità alla gestione, nonostante il loro titolo fosse scaduto dal dicembre del decorso anno e nonostante la giustizia civile si fosse nuovamente pronunciata negativamente nei loro riguardi in ultimo anche il 17 di questo mese”.

Abusivi su tutta la linea insomma. Tra l’altro la coppia dei coniugi campani non era in possesso di nessun’altra documentazione, eccetto per una dichiarazione di inizio attività fatta al competente ufficio del Comune. Una carta che, in realtà, non avrebbero potuto produrre visto che sono sprovvisti del relativo titolo concessorio. A questo proposito c’è da chiedersi se dal Comune qualcuno si sia accertato della situazione effettiva, se ci siano stati i dovuti controlli del caso, se a questi controlli siano seguiti dei provvedimenti. O magari se non sia stato fatto nulla di tutto ciò.

Anche perché F.L., il 48enne campano, è già noto per una serie di precedenti, oltre a essere imparentato con una persona che proprio la polizia di Terracina aveva già arrestato nel recente passato per un presunto coinvolgimento in un’altra vicenda.

“Si invitavano allora i gestori a provvedere a lasciare lo stabilimento abusivamente occupato – continua il comunicato della polizia – ma la circostanza faceva scatenare l’uomo che cercava di scagliarsi contro i veri titolari delle concessioni. Per difendere questi ultimi dai colpi del campano, alcuni operatori di polizia si frapponevano ed uno di questi veniva scaraventato a terra e ferito ad un ginocchio, tanto da dover ricorrere alle cure dei sanitari del locale pronto soccorso, mentre F.L. veniva tratto in arresto per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale e sarà giudicato con il rito per direttissima”.

Lo stabilimento balneare è stato posto sotto sequestro amministrativo con l’apposizione dei sigilli e sono scattate sanzioni per violazioni al Codice della Navigazione; sono in corso accertamenti ulteriori da parte del personale della Squadra Nautica presso i competenti uffici per verificare come sia stato possibile che l’attività balneare sia stata iniziata e condotta in assenza di titoli.