L'IMPRENDITORIA IN ROSA DI TERRACINA ALTA

centro storico terracinaVecchi legni riportati in vita, vestiti fatti con pezzi di riciclo, un buon bicchiere di vino e la storia che ti aspetta fuori dalla bottega. Un esempio di imprenditoria sostenibile si è sviluppata negli ultimi anni nel centro storico alto di Terracina grazie alla creatività e al coraggio di persone, soprattutto donne, che ancora oggi continuano a crederci.

Un tripudio di sottanine, camicette e pantaloni decorati a mano è il negozio di Maria Antonietta Cittarelli, ritornata nel centro storico alto nel 2007. Incanta i visitatori con le sue creazioni, abiti per bimbi ideati e confezionati con le sue mani. “E’ la creazione il momento che più mi appaga- spiega Maria Antonietta- Pentita di aver avviato l’attività qui? Assolutamente no. Io devo stare qui”.Maria Antonietta Cittarelli


Una bolognese trapiantata a Terracina con la passione per i mosaici bizantini che riproduce fedelmente, senza tradire il suo estro personale. La bottega artigianale di Maria Piera Di Piazza è un caleidoscopio di colori e luci. “Ho puntato tutto sulla parte vecchia della città perché attività come queste non possono che far bene- racconta Maria Piera che non nasconde le difficoltà- Ci scontriamo con la scarsa apertura mentale della gente, ma io resisto perché ci credo ancora”.

“Amo questo centro storico. La mia è stata una sfida vincente”. Va dritta al sodo Chetty Bovese, romana innamorata del cuore storico di Terracina. Lei nasce come artista a tutto tondo, pittrice, restauratrice e decoratrice. “Il mio è il negozio che non ti aspetti in un centro storico- spiega Chetty- E’ un motivo in più di richiamo per la gente a venire qua su”.

“Mi chiamano l’irredentista del centro storico perché sto qui da 15 anni senza essermene mai pentita”, e accompagna le parole con la sua bella risata cristallina. Maria Celeste Del Monte nelle sue tele a olio mette tutta la sua passione. “La mia attività non poteva avere una collocazione migliore. Nei miei quadri rifletto tutto l’amore che ho per questi vicoli”. E se ne sono accorti anche norvegesi e russi, innamorati degli scorci della Terracina antica che ritrovano sulle tele a olio di Maria Celeste.Maria Celeste Del Monte

Ogni mobile riprende vita sotto le dita esperte di Anna Catena, restauratrice cresciuta direttamente sul campo. Dalla vetrina sul corso è già possibile avere un assaggio del mondo racchiuso nella sua bottega artigianale, dove ogni angolo profuma di legno. “Il mio mestiere è cresciuto su Terracina alta, non lo immaginerei da nessun’altra parte. E’ stato fatto qualcosa, ma c’è ancora da lavorare. Io e miei colleghi ce la mettiamo tutta per far decollare il centro storico come merita”.

Il budino di pane, la banana cake o il rotolo di cioccolato di Ivana Codemo, squisita padrona di casa dell’enoteca ‘St.Patrick’, sono un’istituzione per gli abitué del centro storico. Chiedetelo alle folte schiere di turisti stranieri, norvegesi in primis, che ormai lì sono di casa.

Per alcune donne-imprenditrici che hanno deciso di chiudere bottega, nel centro storico ne sono arrivate altre, come Emanuela con la sua parafarmacia, un servizio essenziale che da quelle parti mancava da anni; Daniela che crea abiti e oggetti con materiale da riciclo; l’irriducibile Franca della piccola bottega di generi alimentari.Anna Catena

Una valanga di energia ‘rosa’ che giorno dopo giorno è impegnata a valorizzare, promuovere e tutelare una parte di Terracina che altrimenti, soprattutto nei lunghi mesi invernali, rischierebbe di cadere nell’oblio. Ci vuole costanza, pazienza e soprattutto tanto amore per il proprio mestiere  e la propria città.