“Sarà un’estate sicuramente all’insegna dell’emergenza più critica per quanto riguarda l’organico degli aerei Canadair da utilizzare nella lotta antincendio!”. La certezza della scarsità dei mezzi aerei pesanti impegnati contro i roghi boschivi, dopo la sola iniziale ipotesi, è diventata certezza ieri quando dalla Regione sono giunte notizie abbastanza fondate secondo cui la mancanza di adeguate coperture finanziarie, ha fatto ridurre il numero dei mezzi aerei a disposizione per questo compito. Per la sola Italia centrale, addirittura, si parla di un solo mezzo a disposizione degli operatori, con il rischio certo di mancate coperture operative nel caso di incendi contemporanei.
E le preoccupazioni maggiori si sono subito registrate nel comprensorio di Fondi, Itri, Campodimele e Gaeta, di competenza del comando stazione Forestale di Itri, materialmente di stanza, tra l’altro, da tre anni, a Fondi. Ebbene l’ispettore capo Roberto Broccoli abbia predisposto a puntino un piano di prevenzione e di pronto intervento, l’idea del mancato supporto operativo da parte dei mezzi aerei pesanti per ogni emergenza, non aiuta a predisporsi con il dovuto spirito tanto ottimistico all’impegnativo confronto che ogni anno vede scendere in campo, oltre che gli elicotteri e il CFS, i Vigili del Fuoco, i Guardiaparco dei monti Aurunci, i volontari della Protezione Civile dell’Emergenza Radio Itri del presidente Antonio Maggiacomo e, da un paio di anni, i soci dell’azienda faunistica “Fra’ Diavolo” del presidente Silverio Sinapi.
A tutte queste strutture vanno ad aggiungersi anche gli allevatori che già da tempo hanno compreso la necessità di unire i loro sforzi a quelli di quanti operano contro il fronte delle fiamme, muovendosi da terra. Si aspetta, adesso, che chi di competenza possa far sentire la propria voce nel tentativo di far destinare un’altra unità aerea nel limitato potenziale strutturale deputato a fronteggiare i roghi.
