Verrà lanciato un pallone sonda ad elio nella stratosfera terrestre ad una quota di 40000 metri slm. E’ stato denominato progetto “Horus” e la zona di lancio verrà individuata sul territorio di Minturno.
Il lancio verrà effettuato alle 8 e 15 di domenica 14 luglio e la zona esatta verrà stabilita solo il giorno prima, quando il team di Horus ispezionerà diverse località nel Comune di Minturno, precedentemente selezionate.
Il progetto – promosso dall’associazione Magna Grecia Aerospace – è il primo nel suo genere mai realizzato nel sud Italia e il primo in Italia che volerà ad una quota tanto elevata, da portare una strumentazione scientifica ai confini dello spazio.
La cittadina di Minturno, d’altro canto, non è stata scelta a caso, in quanto si è trattato di una scelta fatta anche tenendo conto della collaborazione con il Gruppo Astrofili di Minturno, il quale si è messo subito a disposizione del team Hours per la corretta organizzazione.
E il pallone e il carico utile sono il frutto di un’attentissima e rigorosa progettazione da parte della squadra di lavoro. Infatti, la strumentazione e tutte le fasi di volo e di recupero sono state già testate in scala nel precedente progetto “Stratosfera” concluso con successo che ha permesso al gruppo di lavoro di acquisire dati utili per la missione successiva: Horus.
Il “carico utile” è composto da videocamere per la registrazione di video e immagini in alta definizione dell’intero volo, in cui si riprenderà la curvatura terrestre e si avrà una immagine della Terra così come viene vista dagli astronauti durante i viaggi nello spazio.
Tuttavia la parte più interessante del “carico utile” è composta da una strumentazione per la ricerca scientifica, un sistema di sensori chiamato PaTAS – Pression and Temperature Arduino Sensor -. Un sistema utilizzato per la registrazione durante il volo dei dati relativi alla pressione e alla temperatura e per lo studio dell’ozono e di alcuni gas nei vari strati dell’atmosfera durante la risalita.
E’ presente anche un altro sistema per la ricerca, questa è l’unità per lo studio dei raggi cosmici chiamata ERGO ed è l’unica unità presente sul territorio italiano.
L’ideatore e direttore generale del progetto HORUS è Antonino Brosio, astrofilo divulgatore e ricercatore astronomo amatoriale nel campo delle comete e degli Esopianeti. Con Antonino lavorano Giuseppe D’Agostino per quanto riguarda la progettazione del pallone.
L’associazione promotrice del progetto Horus, la “Magna Grecia Aerospace”, composto da Brosio, D’Agostino e dagli altri componenti del team, ha come presidente onorario l’astronomo italiano Antonio Scarmato.