GAETA, IL GIARDINIERE DI BERLUSCONI AL CENTRO DELLE POLEMICHE SU MONTESECCO

"Antonio Aumenta"
“Antonio Aumenta”

Non che avesse bisogno di pubblicità, ma la cronaca delle polemiche scatenatesi negli ultimi giorni a Gaeta lo hanno reso celebre, più di quanto in realtà già fosse sul palcoscenico internazionale, anche nel Sudpontino. E come detto in particolare a Gaeta.

Si tratta di Antonio Aumenta, noto imprenditore vivaista di Pontinia dove ha sede anche la sua celebre ed avviatissima azienda omonima. Un vivaio di circa 70 ettari complessivi, suddivisi in quattro sezioni distaccate tra le quali ci sono coltivazioni in serra e un parco botanico.


La discussione e le polemiche sul suo nome e su quello della sua azienda iniziano a scatenarsi relativamente all’appalto della villetta di Serapo, o per meglio dire la villetta Nicholas Green. Spesa complessiva di oltre 100mila euro dei quali circa 35 sono riconosciuti ad Antonio Aumenta per una maxi fornitura di centinaia di piante all’interno del parco giochi con relativa piantumazione, irrigazione e manutenzione. Un affidamento diretto giustificato dal Comune sulla base dell’efficienza che la ditta Aumenta avrebbe mostrato in passati lavori con lo stesso Comune di Gaeta.

Peccato, come confermato dallo stesso imprenditore, che quello fosse il primo lavoro per la città tirrenica. In passato, circa tre anni fa, aveva già lavorato per il Comune di Fondi, dove il sindaco di Gaeta fa il dirigente, senza che però i due si fossero mai incontrati. Novemila euro il compenso. Poi nel maggio scorso, sempre con affidamento diretto, per un importo complessivo di circa 36mila euro, la ditta Aumenta viene incaricata di effettuare la manutenzione straordinaria di aiuole tra piazza XIX maggio, angolo via Firenze e piazza della libertà. E anche la fornitura e la messa a dimora di piante ornamentali nelle aiuole poste nelle principali vie del centro urbano per altri 7mila euro.

"La Ipi-Egocar ritira rami tagliati e pigne"
“La Ipi-Egocar ritira rami tagliati e pigne”

Da qui l’equivoco di considerare anche la contestata potatura dei pini di Montesecco parte di questi affidamenti diretti. Ma sulla vicenda è intervenuto l’assessore all’ambiente del Comune di Gaeta Alessandro Vona che ha precisato: “Tale intervento non è stato effettuato dal Consorzio Gaeta Ambiente S.c.a.r.l., ma da quest’ultimo è stato dato in subappalto alla Maentina Ambiente soc. Coop., che si è impegnata a svolgere il lavoro a titolo gratuito e con il ritiro delle pigne”.

Va detto che lo stesso Antonio Aumenta, contrariamente al parere di molti cittadini di Gaeta, ha definito l’intervento svolto “un ottimo lavoro”, per il quale peraltro ha fornito comunque una consulenza gratuita all’amministrazione comunale. E si è anche detto disposto a mettere per iscritto che “potati in quel modo quei pini non corrono alcun rischio di morire” come paventato nel corso dell’ultimo Consiglio comunale dal consigliere Antonio Raimondi che si è riservato di avvisare la Corte dei Conti del possibile danno erariale.

"Villa Certosa"
“Villa Certosa”

Certo è che hanno fatto più rumore tre lavori per il Comune di Gaeta che le tante prestigiose collaborazioni nazionali e internazionali nella carriera trentennale di Antonio Aumenta. Infatti il noto vivaista di Pontinia è uno storico fornitore ufficiale del Quirinale, della tenuta presidenziale di Castel Porziano oltre che delle residenze private di Silvio Berlusconi, su tutte la chiacchieratissima villa Certosa in Sardegna. E non a caso si tratta di forniture di un certo tipo, come nel caso della rarissima Palma da zucchero.

Esperienza, competenza e prestigio che Aumenta ha coltivato anche nella sua passata esperienza di capo giardiniere dei famigerati giardini di Ninfa e che ora sta mettendo a disposizione nella realizzazione di un giardino tematico che riproduce la vegetazione dei cinque continenti senza alcun finanziamento pubblico.

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