TERRACINA, DAL RESTAURO DELLA CATTEDRALE EMERGONO NUOVI TESORI

interno cattedraleContinua il restauro della Cattedrale di Terracina e continua la scoperta di nuovi tesori d’inestimabile valore, culturale e artistico.

Durante i lavori per il recupero della cappella dell’Addolorata sono venutE alla luce diverse pitture databili intorno al XIII secolo, immagini sacre che raffigurano un santo.


Le pitture sono riemerse grazie al lavoro certosino degli operai dell’impresa che oramai da diversi anni si stanno occupando, con tanta professionalità e amore, al restauro del Duomo di San Cesareo. Adesso entrano in gioco gli abili restauratori che nei prossimi giorni cominceranno a trattare le pitture scoperte in modo anche da identificare il santo.

Da quando sono cominciati i lavori, finanziati dalla Regione Lazio (dalla quale, però, si attende ancora l’ultimo stralcio del finanziamento), la Cattedrale di Terracina si è rivelata uno scrigno di tesori, sapientemente riportati alla luce dalla squadra al completo, operai e restauratori, diretti da Gianpiero Falcone.220px-TerracinaDuomoInternoVolta

Sprazzi di immagini e colori che addirittura potrebbero essere coevi dell’impianto originario della chiesa. Parliamo, quindi, dell’anno mille, considerando che la consacrazione della Cattedrale risale al 1074. Volti bizantini, finti marmi, decorazioni che, per la precisione e la ricchezza di colore, ricordano i moderni stencil. Livelli diversi di affreschi. Una stratificazione complessa di epoche e di stili. Le cappelle, poi, hanno restituito testimonianze a non finire, volti di santi e sante, angeli, scene di vita sacra.

E adesso le pitture nella cappella dell’Addolorata, ‘salvata’ dalle offerte dei fedeli che hanno aderito alla campagna ‘Adotta una cappellina’ lanciata dal parroco  don Peppino Mustacchio visto che il terzo stralcio del finanziamento regionale per completare i lavori non arrivava, e a oggi continua ancora a latitare, e  il cantiere era oramai agli sgoccioli: si correva il rischio di non completare le due cappelle lungo la navata sinistra della chiesa (dell’Addolorata e dell’Immacolata).

Davvero un enorme peccato dopo il lavoro egregio fatto fino a quel momento dall’impresa e dai giovani restauratori. Servivano all’incirca 80 mila euro per terminare il restauro dell’Addolorata e cominciare ex novo quello dell’Immacolata. Come fare visto che dalla Pisana non arrivava un barlume di luce? Rivolgendosi ai fedeli invitandoli a partecipare a una nuova colletta popolare perché si sa che l’unione fa la forza e che dove non arrivano le autorità, arriva direttamente il grande cuore del popolo. E difatti è arrivato con i 50 mila euro necessari per restaurare la cappellina dell’Addolorata.

Adesso, come una sorta di ringraziamento ai fedeli, sono arrivate le pitture del XIII secolo.santa