Jefferson Andrade Siqueira, grande protagonista della cavalcata della Latina fino alla Serie B, si prepara all’esordio assoluto nella serie cadetta. Il venticinquenne brasiliano ha raccontato le proprie sensazioni ai microfoni di Tuttob.com:
“E’ il terzo anno che sono qui, sono affezionato a questa maglia e a questa città – ha esordito l’attaccante -. La promozione nel campionato cadetto è stata un’emozione unica, incredibile, perché vedere la società voler portare a tutti i costi la squadra in Serie B e poi riuscirci è qualcosa di particolare. Personalmente sono molto contento, spero che il Latina possa salvarsi quanto prima e fare un bel campionato. Il gol contro il Pisa? Non trovo le parole per descriverlo, un gran bel gol. Sinceramente dal campo non ho capito la dinamica, poi rivedendolo nei video mi è piaciuto molto perché non era facile”.
Il rapporto con i tifosi è idilliaco: “E’ eccezionale. Mi sostengono tutti, anche nei momenti difficili: quando lo scorso anno ad inizio campionato non andava bene nulla e nel momento in cui ho perso mio padre. Devo solo ringraziarli perché mi sono stati accanto non solo nei momenti belli, ma anche e soprattutto in quelli difficili della mia vita”.
Dalla Lega Pro alla Serie B, la differenza è enorme: “E’ un campionato diverso da quello dello scorso anno. Stiamo lavorando perché è una categoria diversa anche fisicamente. Mi auguro che il mister metta la miglior squadra possibile già dalla prima giornata perché è un campionato con un livello alto e al primo errore gli avversari ti puniscono. Stiamo facendo un buon lavoro, mi auguro che la squadra sia all’altezza. L’obiettivo è raggiungere la salvezza quanto prima, poi vedremo. Auteri? E’ un grande allenatore, uno che vuole il massimo dai propri giocatori e che pretende, giustamente, tanto. Mi piace la sua mentalità e sono sicuro che, mettendo in pratica ciò che lui vuole, potremo toglierci grandi soddisfazioni”.
Infine, sulla sua permanenza al Latina, Jefferson conclude: “Voglio rimanere qui: mi vogliono tutti bene, c’è il sostegno di tifosi e società e la mia famiglia sta bene. Perché dovrei andar via? La mia situazione a giugno era un interrogativo perché sapevo che i nerazzurri puntavano su di me, mentre non conoscevo le intenzioni della Fiorentina. Ma alla fine sono contento che il Latina abbia riscattato il cartellino: anche se la Viola è in A, io sono felice qui”.
