SCANDALO AL TRIBUNALE DI GAETA, LA CASSAZIONE CONFERMA I SEQUESTRI PER AUROLA E RICCARDELLI

tribunale_3Confermati dalla Cassazione i sequestri dei conti correnti di Giuseppe Aurola, ex cancelliere del Tribunale di Gaeta, di Antonio Riccardelli, di Formia, spesso nominato custode giudiziario nelle procedure esecutive, e di alcuni familiari dei due, ritenuti loro prestanome, disposti, il 4 agosto dell’anno scorso, dal gip del Tribunale di Latina.

Sia Aurola che Riccardelli sono imputati nel processo denominato “Protesto facile” e i sigilli al denaro sono stati ordinati, ai fini dell’eventuale confisca, in quanto i due sono ritenuti parte di un sistema di illeciti che sarebbe stato creato attorno al Tribunale di Gaeta, fatto di protesti, aste, esecuzioni e perizie pilotati in cambio di denaro, un giro che gli investigatori, al tempo degli arresti, stimarono in oltre sette milioni di euro.


Ritenendo che oltre 73mila euro custoditi su conti correnti di Riccardelli e di tre familiari di quest’ultimo e quasi 214mila presenti su conti di Aurola, della moglie e di un altro familiare dell’ex cancelliere fossero frutto degli illeciti, il giudice ne ha disposto il sequestro. Un provvedimento confermato lo scorso anno dal Tribunale del Riesame di Latina e ora dalla Cassazione. Inutile il tentativo di Aurola, Riccardelli e dei loro familiari di cercare di dimostrare la provenienza lecita del denaro.

L’accusa ha retto e la Suprema Corte ha dichiarato i ricorsi inammissibili.