ITRI, CENTOMILA EURO ”BRUCIATI” PER UN CENTRO ANZIANI CHE NON C’E’

Area nuovo centro anziani 007E’ sceso appositamente a Itri, il consigliere regionale Enrico Forte, per recepire le proteste dei responsabili del centro anziani e dell’assessore comunale al ramo, Giovanni Ialongo, che hanno denunciato l’autentico ‘furto’ perpetrato ai danni della struttura adibita a strumento aggregante della popolazione di una certa età del paese. Alla presenza di Giovanni Nofi, all’epoca presidente per due mandati del centro “Don Morosini”, e di Livio Stammegna, suo vice di allora e attuale segretario del PD di Itri, Forte è stato messo al corrente dell’intera vicenda.

Area nuovo centro anziani 002Tutto ebbe inizio quando, con compiaciuta soddisfazione, l’allora consigliere regionale Claudio Moscardelli venne a dare notizia, nella primavera del 2009, della concessione di un finanziamento regionale di 500.000 euro per la realizzazione, in via della Quercia, del nuovo centro anziani che avrebbe unificato le due strutture presenti a Itri, quella, appunto di via don Morosini, sull’omonima strada comunale, e quella della Madonna delle Grazie, anche qui per il nome del quartiere dove opera. Il comune, per non perdere il finanziamento, anticipò la parte dovuta, circa 100.000 euro, per bandire la gara d’appalto e permettere l’inizio dei lavori che, al momento del conseguimento del 30% della volumetria totale, avrebbe consentito il pagamento della prima tranche da parte della Pisana.


Area nuovo centro anziani 003Purtroppo da Roma non è giunto neppure un centesimo e a Itri monta l’indignazione per i 100.000 euro anticipati dalle casse comunale che sono andati in fumo. Oltretutto, l’area recintata e sulla quale sono evidenti i lavori per le prime fondamenta è oggi diventata ricettacolo di rifiuti, aggredita dalle erbacce che crescono sempre più in altezza e dove stanno trovando allocazione ratti e qualche serpente nel periodo estivo.

Ma la rabbia maggiore della gente sta nel fatto che, mentre prima della delimitazione dell’area tramite il recinto di bandoni, il terreno favoriva il parcheggio a decine di autovetture, con il grande vantaggio per il popoloso quartiere, dove si trova anche la “167” della zona Madonnella, oggi quegli spazi sono completamente inutilizzabili come area per farvi sostare le auto. Di tutto questo bailamme si è fatto carico l’on. Forte che ha assicurato a Ialongo, Nofi e Stammegna  il suo interessamento alla Pisana per cercare una soluzione che favorisca la realizzazione dell’opera o che almeno permetta la bonifica della zona con il ripristino del prezioso parcheggio soppresso.