CONTROLLI DELLA POLSTRADA, IN PROVINCIA AUMENTANO I CASI DI UTENTI SENZA ASSICURAZIONE

PolstradaSi è da poco concluso il maxi blitz della Polizia Stradale volto a contrastare illeciti nel settore assicurativo e nel campo delle attività di autodemolizione. Ventotto persone denunciate e 159 veicoli sequestrati perché circolavano sprovvisti di assicurazione per la responsabilità civile e pertanto privi della possibilità di “risarcire” i danni o le lesioni causati da incidenti stradali. In 12 casi sono state avviate indagini giudiziarie su conducenti denunciati perché hanno presentato assicurazioni false.

Un’attività di contrasto e repressione che si prefigge di mantenere alta la percezione di incisività degli organi della Polizia di Stato contro tutti quei comportamenti di guida considerati particolarmente gravi per la società, come appunto circolare con tagliando assicurativo falso ovvero sprovvisti di assicurazione. Chi circola con un veicolo senza assicurazione, infatti, oltre a dover pagare una sanzione amministrativa molto salata che va da 841,00 euro a 3.366,00 euro, avrà il veicolo sequestrato. Chi invece circola con documenti assicurativi alterati o contraffatti subirà la confisca del veicolo; chi invece li ha materialmente contraffati avrà la patente sospesa per un anno.


Spesso l’assicurazione falsa è il presupposto o l’indizio di crimini più gravi: dietro assicurazioni false, sovente si nascondono organizzazioni criminali e soprattutto potenziali pirati della strada che dopo aver cagionato un incidente stradale, noncuranti delle conseguenze, fuggono via senza assumersi responsabilità e di più, lasciando la sventurata vittima della strada, senza soccorso e senza la possibilità di un risarcimento patrimoniale diretto. Soltanto dopo un complicato iter procedurale può subentrare il Fondo Vittime della Strada, fondo alimentato in quota parte da ogni conducente assicurato.

A livello provinciale si fornisce il dato aggregato dall’inizio dell’anno, che ha visto accrescersi in maniera rilevante la casistica richiamata anche per la zona pontina, casistica che suggerisce una riflessione con riferimento ad una fetta non irrilevante di persone che ritengono di non rinunciare all’utilizzo del veicolo anche a costo di non ottemperare all’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile derivante dalla sua circolazione, accettando infine di assumere rischi patrimoniali e non patrimoniali di gran lunga superiori al costo della polizza.  362 i veicoli sequestrati perché circolavano sprovvisti di assicurazione per la responsabilità civile, di cui soltanto 22 “regolarizzati” con il pagamento in misura ridotta per effetto della riattivazione della polizza assicurativa risultata scaduta da non oltre i 30 gg., casi che perciò possono ricondursi, almeno in parte, a condotte superficiali e/o non diligenti da parte del conducente e/o proprietario del veicolo. In 9 casi è stato riferito alla A. G. per certificati o contrassegni assicurativi risultati falsi; in alcune di queste ipotesi sono state avviate indagini giudiziarie sui fornitori della documentazione sequestrata.

Non più confortanti i dati riscontrati a livello nazionale nell’ambito delle attività di controllo agli autodemolitori: su 63 esercizi controllati, sono stati riscontrati un centinaio di illeciti, 30 dei quali di natura penale. Il blitz nel settore ha portato a 2 arresti e 13 denunce: la ricettazione è stato il reato più frequentemente contestato. L’attività criminale ed il modus operandi posti in essere dagli indagati consisteva essenzialmente nel ricettare veicoli provento di furti; successivamente i mezzi, anziché essere ceduti integri, venivano riciclati mediante commercializzazione dei singoli pezzi, abilmente smontati, in modo da rendere più difficoltoso risalire alla loro provenienza. 5 attività sono poi risultate del tutto abusive e, pertanto, i rispettivi gestori sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria e le strutture immediatamente sequestrate con apposizione di sigilli.