CONTROLLO DEL TERRITORIO, ATTIVITA’ SUI FRANTOI OLEARI

corpo-forestaleProsegue senza soste l’attività di controllo del Corpo Forestale dello Stato  in provincia di Latina. Nei mesi  scorsi, nei comuni facenti parte della giurisdizione del Comando Stazione Forestale di Cori: Cori, Roccamassima e Norma sono stati posti ad attenta verifica amministrativa e analisi della catena produttiva, dal personale in  servizio al Comando,  11 frantoi oleari.
Il controllo, mirato principalmente all’accertamento del possesso delle autorizzazioni necessarie allo smaltimento dei reflui generati nel ciclo produttivo, ha evidenziato diverse modalità di comportamento in questo campo, mentre la totalità delle aziende è risultata sprovvista dell’autorizzazione necessaria.  Infatti nessuna delle aziende visitate era in possesso dell’”autorizzazione allo scarico”, prevista dall’art.124 del D.L.vo.152/06.
Nei diversi “modus operandi” si sono trovate situazioni recuperabili con pochi interventi, poiché, sostanzialmente, abbastanza conformi alla normativa, a parte la mancanza già evidenziata.
In altri casi, invece, le acque generate dal ciclo produttivo, senza preventivo trattamento di depurazione, venivano convogliate direttamente nella condotta fognaria comunale, generando uno scarico industriale non autorizzato e non conforme, per la qualità del refluo immesso, da quanto previsto dal Decreto.
Un ulteriore aspetto rilevato è stata la generalizzata inadempienza agli obblighi relativi alla L.R. n.42 del 2007, in merito alla necessità di raccogliere e sottoporre a trattamento di depurazione, le acque di prima pioggia, che, di fatto, praticano un lavaggio dei piazzali in cui vengono eseguite operazioni che fanno parte integrante del ciclo produttivo.
Più complessa la problematica sollevata dal riscontrare in alcune aziende la miscelazione delle acque di vegetazione, con altri reflui provenienti dalla lavorazione all’interno del frantoio, con l’uso di questo prodotto come ammendante nei terreni agricoli, in contrasto con il disposto del Decreto del MIPAF del 6.7.2005, art.5 comma1, che fa espresso divieto di miscelare questi due prodotti, generando quindi un vero e proprio rifiuto liquido (art.185 comma 1 lett.B del D.L.vo152/06- come aggiornato dal D.L.vo n.4/2008),  che con lo spandimento può configurare un illecito smaltimento di rifiuti, come indicato nelle segnalazioni alla Procura della Repubblica (art.256 c.1 D.L.vo 152/2006).
Sono state inoltre riscontrate altre irregolarità per lo stoccaggio delle sanse umide e per la loro prevista copertura, con la segnalazione ai rispettivi Comuni, che in base alle diverse irregolarità, stanno provvedendo e/o hanno provveduto alle ordinanze si sospensione in attesa dell’adeguamento delle strutture alle normative e al conseguimento delle autorizzazioni mancanti.
Il Comando Stazione di Cori proseguirà nell’attività di controllo e monitoraggio degli adeguamenti alle leggi di settore.