Lenola, il "volo" di Riccardo: un paese in lutto

*Il piccolo Riccardo Di Trocchio*
*Il piccolo Riccardo Di Trocchio*

Mattinata nera, quella di lunedì, a Lenola. E non solo per il tempo. Lutto cittadino e decine di facce rigate dalle lacrime, per l’ultimo saluto a Riccardo Di Trocchio, spirato la scorsa settimana ad appena 14 mesi. Centinaia, le persone accorse.

In prima fila nella chiesa di Santa Maria Maggiore, al fianco dei genitori del piccolo, il sindaco Andrea Antogiovanni. Un mare di gente si estendeva fin fuori il plesso mariano, stracolmo. Nel corso dell’accorata omelia, il parroco don Adriano Di Gesù non ha potuto non esprimere la propria vicinanza alla famiglia di Riccardo, volato in cielo così prematuramente. Due cuginette hanno letto delle parole scritte di proprio pugno.


Tanti, i presenti che hanno notato, con un certo stupore, un episodio piuttosto inconsueto. Ovvero l’entrata in chiesa, nel bel mezzo della funzione, di un uccellino color azzurro: ha preso a girare intorno all’altare, per poi posarsi su di esso proprio in concomitanza della benedizione finale.

Lunghi applausi all’uscita del piccolo feretro bianco, con i presenti che hanno lanciato in aria riso e confetti. Per poi, una volta arrivata la bara in piazza, far librare in volo palloncini bianchi e grigi, questi ultimi con la scritta “Riccardo”. Una simbolica ascensione. A far compagnia al bimbo, tumulato nel cimitero del paese, pupazzi e palline.

Relativamente alle cause dell’improvviso decesso, dopo che nella giornata di sabato il magistrato incaricato dalla Procura aveva restituito la salma ai familiari, si andrà ora avanti con una consulenza incentrata sulla sola documentazione sanitaria.

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