Ecoambiente, il Fisco rischia di restare a bocca asciutta

discarica-300x166Il Fisco rischia di restare a bocca asciutta con Ecoambiente, la società che gestisce la discarica di Borgo Montello dove smaltisce i propri rifiuti il Comune di Latina. Dopo un controllo, relativo all’Iva, all’Irpeg e all’Irap per il 2003, l’Agenzia delle entrate inviò alla srl un accertamento, muovendole diverse contestazioni. L’amministrazione finanziaria sostenne che Ecoambiente aveva portato indebitamente in deduzione una quota di ammortamento per due milioni e mezzo di euro, relativa ai costi sostenuti per allestire un bacino dove smaltire i rifiuti, di aver fatto la stessa operazione su una fattura da 188mila euro, ricevuta dalla controllante Latina Ambiente per l’addebito del cosiddetto management fees, la commissione di gestione, e infine di aver compiuto una terza deduzione indebita, per 410.500 euro, sugli onori di chiusura e post chiusura della discarica, avendo dedotto su tale punto somme in eccesso.

Con un primo ricorso alla commissione tributaria provinciale, Ecoambiente ha ottenuto l’annullamento dell’accertamento sui due milioni e mezzo, sentenza ormai definitiva. Non essendosi però pronunciata, nel 2007, la Tributaria regionale sugli altri due punti, o meglio avendo emesso una sentenza che respingeva sul primo punto l’appello dell’Agenzia delle entrate ma non motivando la decisione di mantenere saldo l’accertamento sugli altri aspetti contestati, la società ha fatto ricorso alla Corte di Cassazione. Gli ermellini hanno così annullato la sentenza impugnata e rinviato il procedimento a un’altra sezione della commissione tributaria regionale. Ecoambiente in tal modo non rischia il salasso e difficilmente il Fisco incasserà gli attesi 600mila euro.