Arsenale chimico siriano transita nel porto di Gaeta

"Panoramica del porto commerciale di Gaeta"
“Panoramica del porto commerciale di Gaeta”

La notizia, qualora confermata, sarebbe estremamente allarmante. L’arsenale chimico siriano in via di distruzione, transiterà in un porto italiano per le operazioni di trasbordo da una nave ad un’altra. E il porto deputato ad ospitare queste operazioni pare proprio debba essere quello di Gaeta.

L’annuncio è del primo ministro croato Zoran Milanovic. Novità in merito alla quale il ministro degli Esteri italiano ha fatto sapere che “il nostro Paese ha dato la massima disponibilità all’uso di un porto per il trasbordo. Il materiale non toccherà terra”.


Circa la fondatezza della notizia dovrebbe arrivare conferma tra oggi e domani, quando l’organizzazione per la proibizione delle armi chimiche che si sta occupando dello smantellamento dell’arsenale di Assad renderà noti i dettagli dell’operazione.

Due le navi utilizzate per il trasporto – messe a disposizione da Danimarca e Norvegia – che partiranno dal porto di Latakia, in Siria, scortate da una fregata danese, per partire alla volta del Mediterraneo con 1.000 tonnellate di materiale chimico. Nelle acque italiane è previsto il trasbordo del carico sull’unità americana “Cape Ray”, in un porto a servizio della base navale americana di Napoli. Da quest’ultima disposizione nasce l’idea che possa trattarsi del porto di Gaeta. Una supposizione che potrebbe trovare conferme nel fatto che il centro marittimo ospita la base Us Navy dove staziona la Uss Mount Whithney che ha dimensioni molto simili alla Cape Ray, 189 metri di lunghezza della prima contro i 197 della seconda e 9 metri di pescaggio della Withney contro i 9 e mezzo della Cape Ray.

I cittadini di Gaeta vivranno con il fiato sospeso i prossimi giorni, in attesa di conferme ed eventualmente nella speranza di buone condizioni meteomarine visto che qualora il mare dovesse essere mosso le operazioni sarebbero molto più difficili, con tutti i rischi di fuoriuscita di gas e, quindi, contaminazione esterna…