Servizio analisi parziale al ‘Fiorini’, disagi anche a Fondi. Il Pd sprona l’azienda sanitaria

*L'ospedale Fiorini di Terracina*
*L’ospedale Fiorini di Terracina*

Che i due ospedali, Fiorini di Terracina e San Giovanni di Dio di Fondi, siano legati a doppia mandata e che il destino dell’uno sia strettamente legato all’altro all’interno di una unica entità funzionale ed organizzativa, il Presidio Ospedaliero Centro appunto, troverebbe conferma negli eventi che dallo scorso lunedì 16 dicembre, data della chiusura agli utenti esterni del laboratorio analisi di Terracina, stanno connotando negativamente i servizi di patologia clinica dei due nosocomi.

Una quota dell’utenza che normalmente si rivolgeva al laboratorio del Fiorini si sarebbe infatti riversata dallo scorso lunedì sul servizio fondano creando non pochi problemi a quest’ultima struttura.


Continua pertanto ad essere stupefacente il comportamento della Direzione Aziendale, da oggi nelle more, nel ruolo di commissario pro tempore, del Dott. Cassetta, che non ha ancora dato corso al trasferimento del tecnico vincitore della mobilità volontaria interna verso Terracina, il quale tecnico peraltro ripetutamente, come è giusto che sia in un’ottica di Presidio, si è reso disponibile a coprire turnazioni sullo stesso servizio dell’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi.

Dal momento che il mancato trasferimento del tecnico e tutti i disservizi che ne sono conseguiti è stato fatto oggetto di attenzione da parte di una nota della Regione Lazio nella quale si intimava alla AUSL di Latina di ripristinarne immediatamente la riapertura all’utenza esterna, e dal momento che lo stesso mancato trasferimento non è piaciuto al primo cittadino della città di Fondi, anch’essa direttamente ed indirettamente penalizzata dal mancato buon esito di questa operazione, ci chiediamo quanto ancora il nostro ospedale, il nostro Presidio e le nostre comunità dovranno attendere per vedere ripristinati i livelli essenziali di assistenza, o livelli minimi di assistenza, a garanzia della salute della popolazione.
Il 23 di dicembre, data della chiusura della mobilità esperita verso il servizio immuno-trasfusionale di Formia, sarà il giorno della verità per capire se dovremmo come comunità continuare a subire questo vulnus oppure veder ripristinati quei servizi per la realizzazione dei quali in passato ed anche nel recente presente le comunità di Terracina e di Fondi si sono battute.

Il Coordinatore del Circolo del PD di Terracina Ivano Giuliani